Per presentare il suo libro al Teatro Puccini di Firenze è un fiume in piena, validamente coadiuvato da Franco Godi e Leonardo Canestrelli nel ruolo di intervistatore curioso, abile nell’esternare la sua meraviglia (mista ad un pizzico di invidia) per gli artisti che Stefano Senardi ha frequentato nel suo lavoro da discografico: complice il fatto che Canestrelli è indubbiamente più giovane di tutti noi, alcune di quelle occasioni artistiche non le ha potute vivere in diretta, forse perché era ancora alle Elementari o non era ancora nato. Ma questo non significa che La Musica è Un Lampo è un libro di meri ricordi ed è consigliato solo a noi matusa: quello prodotto per Fandango Libri è al contempo un album dei ricordi personali di Senardi, ma anche un excursus sia sulla storia della cultura nel nostro paese ed una lectio su come si crea (ed investe) sulla musica che dura quando si avvicina al concetto di arte e non di infimo prodotto di vendita commerciale!
Il ridotto del Teatro Puccini è uno spazio ideale per situazioni come quella che abbiamo vissuto Sabato 3 Febbraio ed alcune delle decine di immagini di cui si compone il libro, scorrono sullo schermo: indubbiamente ci prende la commozione, quando Senardi parla di artisti che non ci sono più e che magicamente gli compaiono alle spalle e quindi i lacrimoni stanno per uscire ogni volta che i nomi di Giorgio Gaber, Franco Battiato o Pino Daniele riempiono la sala. Ma sono belli anche i ricordi dei viaggi che Senardi ha fatto, con alcune cose curiose: penso ad esempio al fatto che non è mai stato a Los Angeles, nonostante questa è una delle capitali della discografia. Nel suo libro è anche molto coinvolgente la sezione dedicata alla sua gioventù, prima di entrare nella discografia milanese, ma già piena di buona musica frequentata nella sua Liguria: guidati dalle sue parole, anche noi abbiamo preso il treno da Imperia per arrivare a Genova (in soli 90 minuti!), pur di andare ai concerti pomeridiani di varie rockstar al Teatro Alcione .. Genesis, Osanna, Gentle Giant, Soft Machine, Nucleus, Stomu Yamash’ta, Audience, New Trolls, Le Orme, Banco del Mutuo Soccorso, P.F.M. Premiata Forneria Marconi, Claudio Rocchi, Van der Graaf Generator, E.L.P. Emerson, Lake & Palmer..
Detto che Stefano Senardi (guardando sua moglie Rita) ci racconta che qualche notte fa si è svegliato raccontando di come Franco Battiato gli sia apparso in sogno vestito da alpino (!), vi confermo che sono intervenuto al palco per domandargli della sua avventura con la Nun Entertainment, etichetta post esperienza in Polygram: ci ha confermato che la breve stagione in Via Cernaia (in cui erano coinvolti anche Maryon Pessina, Christina Iredale e Luca Fantacone) è stata anche divertente e coraggiosa per le scelte artistiche sui cui avevano investito. Divertente e coraggiosa … stessi aggettivi che marchiano a fuoco vivo tutta la vita di Stefano Senardi e che questo libro ben presenta, ma con una umiltà davvero unica.