Naska, il batterista della leggendaria band degli Statuto, ha deciso di lasciare il gruppo. La decisione annunciata oggi sui canali social dell’artista.
“Quello di venerdì 22 dicembre è stato il mio ultimo concerto con gli Statuto”, ha scritto Naska, “Se ripenso al me ragazzino ancora minorenne di 40 anni fa, sono sicuro che mai e poi mai avrei immaginato che certe soddisfazioni e certi traguardi avrebbero potuto essere raggiunti da quella band di giovanissimi proveniente da un background, quello Mod di piazza Statuto, già allora assolutamente unico e originale rispetto alle altre realtà musicali cittadine e nazionali. In questi 40 anni penso di avere dato tutto quello che potevo dare, a volte anche oltre, superando, in alcuni momenti della carriera, difficoltà che sembravano davvero insormontabili, ma nello stesso tempo prendendomi anche delle soddisfazioni che solo i privilegiati possono aver provato. Il 2023 è stato un anno di stravolgimenti e profondi cambiamenti per la mia vita, e credo che questo sia il momento più indicato per fare questo passo, ovviamente di comune accordo con i miei amici di sempre del gruppo, senza tensioni o contrasti. Gli Statuto continueranno ad avere lunga e fortunata vita, questo è sicuro. Ringrazio chi ci ha supportato in tutti questi anni rendendo realtà un sogno”.
Giovanni Deidda, in arte Naska, è considerato come uno dei migliori batteristi italiani. Con gli Statuto sin dalla fondazione nel 1983. Svariate le incisioni con la band a partire dal primo mitico e ricercato 45 giri “Balla / Io Dio” per la TDK Records (1986), passando per l’avventura sanremese “Abbiamo vinto il Festival di Sanremo” (1992), e tanti album fino al più recente “Bella storia”. La notizia non ha mancato di destare tanta commozione dai parte dei numerosi fans, ma anche degli stessi componenti della band. “Dal prossimo concerto degli Statuto, il nostro batterista non sarà più Naska”, ha scritto il cantante Oscar Giammarinaro (Oskar), “Dirgli “grazie” è banale difronte a quanto ha dato e fatto con impegno, abnegazione e dedizione assoluta per la band, tenendo duro nei momenti difficili o addirittura tragici, senza mai fare passi indietro e senza mai arrendersi. Uscire adesso, mentre stiamo attraversando un ottimo momento, con un disco che viaggia spedito e un tour intenso nelle città italiane che sta per partire, dimostra la sua solita correttezza e onestà Intellettuale. E io personalmente non scorderò mai che quando persi la voce nel 2000, lui fu l’unico a non aver mai messo in dubbio che la voce sarebbe tornata e a darmi sicurezza e quindi speranza motivata.
Il batterista degli Statuto diventa Giulio “Arfy” Artinengo, giovane musicista tecnicamente e musicalmente preparatissimo, conoscitore e appassionato dei nostri generi. Avrete modo di conoscerlo e apprezzarlo nel tour che stiamo per iniziare. Aveva già suonato con noi al concerto a HMA per la festa della Curva Maratona”.