Sono due i brani originali, nei titoli di testa e di coda, scritti ed eseguiti dai Calibro 35, super band che da quindici anni ha riportato in vita il suono delle colonne sonore della golden age del cinema italiano, per il film Diabolik chi sei? dei Manetti bros. in uscita oggi nelle sale italiane: Ti chiami Diabolik con Alan Sorrenti e L’odio e l’amore cantata da Mike Patton con testo di Francesco Bianconi (Baustelle).
Il primo brano con Sorrenti sarà contenuto nella colonna sonora ufficiale del film, uscito su tutte le piattaforme digitali e e prossimamente su vinile, edita da Edizioni Curci e Creuza e su etichetta Carosello Records, a cura di Pivio & Aldo De Scalzi. Per Ti chiami Diabolik con Alan Sorrenti è disponibile il videoclip ufficiale diretto proprio dai Manetti bros. ed Erica Gianesini. I Calibro 35 nei loro anni di attività hanno esplorato in lungo e in largo il mondo della musica per immagini: il progetto nasce proprio dalla volontà di riunire in studio alcuni tra i migliori musicisti del nostro Paese, creando musica ispirata proprio alle colonne sonore dei film di genere. Il percorso dei CALIBRO 35 ha esplorato nel tempo universi sonori molteplici, attingendo e intersecandosi costantemente col mondo del cinema. La collaborazione coi Manetti bros. per si inserisce proprio in questo quadro e ne rappresenta un importante tassello. “Fin da tempi non sospetti siamo grandi estimatori dei fratelli Manetti“, raccontano i Calibro 35, “non a caso due grandi conoscitori di quel “cinema di genere” che piace molto anche a noi e non a caso due cultori della musica che sia in Italia che altrove ha caratterizzato moltissime produzioni in quell’ambito”.
“Parlando con Marco ed Antonio“, continua la band, “abbiamo capito che questo non era solo un terzo capitolo della saga ma proprio il punto di arrivo di una narrazione sviluppata su tre film per raccontare un personaggio affascinante come Diabolik, le sue origini, la sua simbiosi con Eva e la sua costante sfida con Ginko. Il tutto con un linguaggio che si evolve a partire dagli anni Sessanta ed entra trionfante nei 70, ambientato in un mondo fantastico come quello costruito dalle sorelle Giussani: quella Clerville che assomma ingredienti da tutto il mondo e tutte le lingue per essere internazionale rimanendo italiana al 100%”. Per i titoli di testa i Calibro 35 hanno deciso di collaborare con un’artista come Alan Sorrenti – una delle voci più internazionali che l’Italia abbia mai avuto grazie ai suoi successi a cavallo tra soul disco e funk come Figli delle Stelle e Tu sei l’unica donna per me – e realizzare un brano che si ispira al lavoro di grandi maestri del crime funk come Isaac Hayes, Curtis Mayfield e Quincy Jones per film come Shaft, SuperFly e They Call Me Mister Tibbs, calandolo però in una Clerville dai colori pastello e dai tratti fumettosi coerenti con i film dei Manetti. “Alan è davvero uno dei pochi ad avere una voce per interpretare una cosa del genere in italiano”, hanno dichiarato. E proprio Alan Sorrenti fa loro eco: “Non sono mai stato un lettore di fumetti ma Diabolik è stato un’eccezione. Il suo personaggio ingegnoso, misterioso ed imprevedibile fece presa all’istante sulla mia immaginazione di adolescente. Pertanto, non mi è stato difficile calarmi in quel mondo per scrivere “Ti chiami Diabolik” ed interpretarlo sulla musica trascinante ed avvincente dei Calibro. È stata una nuova esperienza che in fondo mi mancava”. Nei titoli di coda, invece, bisognava sottolineare la grandeur della coppia Eva Kant e Diabolik, una coppia che vive nel lusso e nel mistero. Per questo i Calibro 35 hanno scelto di realizzare una canzone intrisa delle atmosfere da Dolce Vita degli anni Sessanta italiani con un arrangiamento da night club, archi lussuriosi e strumenti classici di quell’epoca: chitarra fuzz e organo a transistor in prima linea. L’Odio e l’amore vede la straordinaria partecipazione del cantante americano Mike Patton (Faith no More, Mr Bungle) che interpreta il brano con forte accento d’oltreoceano, ulteriore tocco retrò reminiscente di tante operazioni discografiche di quel periodo dal Rocky Roberts di Stasera Mi Butto al Wilson Pickett a Sanremo. La scrittura del testo è stata affidata a Francesco Bianconi (Baustelle) che ha creato un fantastico dipinto a tinte forti di una relazione misteriosa, fatta di furti, champagne, gioielli e fughe notturne.