Si intitola “Stormi” il brano inedito degli Eugenio in Via di Gioia disponibile in tutti gli store digitali distribuito da EMI Records/Universal Music Italia.
Se è vero che gli Eugenio in Via di Gioia ci hanno abituato da sempre, fin dai loro esordi più di 10 anni fa (anniversario caduto proprio a marzo di quest’anno), a brani che permettessero allo stesso tempo di riflettere attraverso testi mai banali ed esprimere se stessi e i propri corpi con il ritmo, “Stormi” compie un ulteriore passo in avanti nella ricerca che Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici compiono ogni volta davanti ad un foglio bianco: raccontare qualcosa di sé e al contempo raccontare qualcosa di noi, qualcosa di quello che ci accade intorno. E in questa fine 2023 (ad un anno di distanza dal loro ultimo singolo “Tornano”), in un periodo complesso figlio dell’isolamento, della paura e delle guerre, e allo stesso tempo di una tecnologia che dovrebbe unirci ma sembra fare l’esatto opposto, “Stormi” arriva per stanare i nostri incubi e i nostri sogni, cercare di comprendere le nostre complessità e districare le difficoltà come raccontano gli stessi Eugeni: “Il mondo che ci circonda ci chiede di raccontare ogni giorno quanto siamo forti, belli, performanti o in alternativa ci chiede di spettacolarizzare il nostro dolore. Esattamente come uno speaker, un presentatore o un comico che in diretta non può permettersi di essere giù, oggi tra stories e reel siamo perennemente “in onda” e troviamo sempre più difficile fermarci per capire quali siano le nostre paure e i nostri desideri più intimi”.
Se qualche anno fa questo tema riguardava solo artisti internazionali (Britney Spears o Justin Bieber), oggi i burnout sono all’ordine del giorno, il tema della salute mentale è arrivato anche nei nostri salotti televisivi (come ha dimostrato la partecipazione di Fedez ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che fa o prima di lui artisti che, per motivi di salute, hanno dovuto annullare tour impegnativi come Salmo o i milanesi Modà in gara a Sanremo con un brano sulla depressione) e aggiungono i quattro torinesi: “L’esasperazione porta molte delle persone che vivono sui social network (siano essi influencer o artisti) a mostrarsi senza trucco, senza filtro, di fronte al proprio pubblico. Questo farsi vedere senza veli diventa talvolta esso stesso una occasione per generare visibilità: l’io più profondo alla mercé di tutti”. In un periodo in cui si parla tanto di numeri (siano essi quelli dei social, degli stream, dei tanti concerti ecc), non si vuole ammettere che man mano che diventiamo noi stessi dei numeri anche i problemi si fanno più grossi e risolverli diventa la missione impossibile di cui farsi paladini. Gli Eugenio in Via di Gioia hanno scelto di riprendere in mano le redini della loro musica, rientrare in studio e autoprodurre una serie di brani che prenderanno vita via via che la band sentirà che saranno pronti per essere ascoltati. 10 anni di concerti, di incontri, di racconti avevano bisogno di un tempo per sedimentare e poter germogliare prima di tornare nuovamente ad essere musica suonata su un palco. “Stormi” è la prima di queste canzoni: “Ci siamo presi del tempo, abbiamo dato libero sfogo alla nostra insonnia creativa, abbiamo scritto tra le note del telefono e sui fogli dei taccuini gli stormi più personali che affollano la nostra testa. Ci siamo accorti che quei mostri e quei sogni, messi l’uno accanto all’altro, sono molto più semplici e affrontabili adesso. “Stormi” è tutto questo e molto di più. è cercare di smettere di essere indifferenti, permettere a noi stessi di porci delle domande, dare un volto, un nome ed una forma ai pensieri che affollano la nostra testa. Guardare lo schermo del telefono, scrollare le notizie del giorno, e rendersi conto di cosa significhi oggi la mercificazione dei corpi, del dolore e degli affetti, obbligarci a guardarci attorno e guardarci dentro e porci domande a cui cercare, insieme, di dare – dove possibile – delle risposte. “Stormi” è smettere di essere indifferenti.