Dal 18 al 29 ottobre la diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma offre agli appassionati della settima arte tanti appuntamenti a carattere musicale. Dalla celebrazione del centenario della nascita di Maria Callas all’attivismo degli U2, dai film-documentari su Zucchero, Giorgio Gaber e i Negramaro, al restauro di Ciao nì! con Renato Zero fino al conferimento del Premio alla carriera al compositore Shigeru Umebayashi e l’omaggio di Sting e di sua moglie Trudie Styler alla città di Napoli. Una festa diffusa su tutto il territorio della città, con il cuore nell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e tanti luoghi satellite dove il pubblico, gli addetti ai lavori e la stampa possono assistere a proiezioni, masterclass e incontri di vario genere con gli artisti: il Maxxi e la Casa del Cinema, il teatro Palladium e l’Auditorium Conciliazione, i cinema Giulio Cesare e Adriano.
Nella giornata di apertura, mercoledì 18 ottobre, Shigeru Umebayashi riceverà il Premio alla carriera 2023 e condurrà una masterclass alle 15:30 nella Sala Petrassi. Musicista rock new wave di grande successo, frontman del gruppo EX, si è tramutato, dal 1985, in uno dei compositori contemporanei più raffinati e suggestivi di musica per il cinema. Umebayashi ha strappato il cuore a tutto il mondo con il Tema di Yumeji di In the Mood for Love di Wong Kar-wai e con il Walzer di George di A single Man di Tom Ford. Quasi impossibile trovare una fusione tanto limpida di sonorità e cultura orientali e occidentali.
Il 20 ottobre, première al Palladium per Negramaro – Back Home. Ora so tornare, il documentario di Giorgio Testi sulla band. Dopo 20 anni di successi, i Negramaro tornano a casa, a Galatina, in Salento, dove tutto è cominciato. Dopo aver riempito gli stadi e scalato le classifiche, Giuliano, Andro, Lele, Erma, Pupillo, Data sono pronti a fare un viaggio al contrario fino al centro della loro terra, dove la rock band è nata e cresciuta. La cantina dove suonavano, ora però si è trasformata in un aeroporto gremito di gente. E proprio là dove hanno imparato a volare alzando gli occhi al cielo e osservando gli aerei sopra le loro teste, adesso sanno e vogliono tornare. Circondati da artisti, amici (Fiorella Mannoia, Niccolò Fabi, Samuele Bersani, Diodato, Malika Ayane, Ermal Meta, Samuel, Ariete, Aiello, Cesare Dell’Anna, Raffaele Casarano, Rosa Chemical, Sangiovanni, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko) che hanno accompagnato e condiviso la loro musica, i Negramaro festeggiano 20 anni di volo, in bilico tra sogno e realtà. Nella stessa giornata, alle 19:30 al cinema Giulio Cesare, La Bussola. Il collezionista di stelle (di Andrea Soldani). Il 4 giugno del 1955, Renato Carosone e la sua orchestra inaugurano a Le Focette, in Versilia, La Bussola. Il proprietario e impresario è un giovane appassionato e testardo, con un senso preciso dello spettacolo e delle evoluzioni successive della cultura musicale italiana: Sergio Bernardini, che nei decenni successivi riesce a portare nel locale le maggiori star internazionali, scopre talenti, rischia su interpreti raffinati e di nicchia. Impressionante la lista degli artisti che si sono esibiti a Bussola, Bussolotto (al piano di sopra, raccolto, per il jazz di Chet Baker e Romano Mussolini) e Bussoladomani (il teatrotenda con 6.000 posti inaugurato nel 1976, nel quale nel 1978 diede il suo ultimo concerto Mina).
La storia di Bernardini, delle sue scommesse e dei suoi teatri è ripercorsa nel bel film di Soldani attraverso le parole di chi l’ha conosciuto e ha lavorato con lui e i magnifici materiali d’archivio. Sabato 21 alle ore 9:00 nella Sala Petrassi verrà presentato Zucchero Sugar Fornaciari: Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano documentano il recente tour mondiale di Zucchero Fornaciari attraverso le capitali europee, il Nord America, l’Oceania. Tutto inizia proprio con uno di questi concerti: mentre i musicisti si preparano, lui scalda la voce prima di salire sul palco. Poi torniamo indietro: a fine anni ’50, a Roncocesi, profonda provincia emiliana, dove cominciano a echeggiare la malinconia del blues, la carica sessuale dell’r’n’b, le lacrime del soul. E il giovane Fornaciari capisce che quell’energia dei neri d’America è molto simile alla stessa che lui sta respirando proprio lì, alla periferia di tutto. Un racconto intimo e profondo, dove l’artista si racconta con generosità e coinvolgimento: dagli attacchi di panico, alle ansie, fino a una profonda depressione, e soprattutto la sua musica, la sua storia di musicista e showman globale. Io, noi e Gaber, di Riccardo Milani, sarà presentato il 22 ottobre alle 10:45 nella Sala Petrassi. A vent’anni dalla scomparsa dell’artista, anche attraverso la voce di famigliari e amici, Milani ne ripercorre la carriera e ne ricostruisce la personalità, sottolineando l’importanza della sua musica oltre che delle sue indimenticabili parole. Tanti gli artisti coinvolti nel progetto: Claudio Bisio, Fabrizio Centorame, Ombretta Colli, Ivano Fossati, Dalia Gaberscik, Ricky Gianco, Gino & Michele, Paolo Jannacci, Lorenzo Jovanotti, Mogol, Vincenzo Mollica, Gianni Morandi, Massimiliano Pani.
Il 23 ottobre al Maxxi, alle ore 11:15, presentazione di Posso entrare? An Ode to Naples, con la regia di Trudie Styler. Innamorati dell’Italia, non solo della Toscana, ma anche di Napoli: Sting e la moglie Trudie, attrice, produttrice e regista che, dopo The Sweatbox e Freak Show, ha realizzato proprio a Napoli il suo terzo lungometraggio. Girato tra i vicoli popolari e i quartieri borghesi, con Dante Spinotti alla fotografia, il film attraversa le anime della città, dal cibo al Vesuvio, dalle opere d’arte al teatro dell’arte messo sempre in scena nella vita quotidiana, facendo risaltare i contrasti che la rendono una città unica, fatta di “luce e oscurità, vita e morte”. Al centro naturalmente la musica. Tra i collaboratori, il rapper Clementino e lo street artist Jorit.
Per la sezione Restauri verrà proiettato, a partire da martedì 24 e sempre nell’ambito della Festa del Cinema, il film Ciao nì! diretto da Paolo Poeti. Incentrata sulla figura e sull’arte di Renato Zero, la pellicola del 1979 è stata restaurata dalla Fondazione Cineteca di Bologna e verrà offerta al pubblico in questa nuova versione. La Festa del Cinema dedica ampio spazio alle celebrazioni del centenario della nascita di Maria Callas. Sabato 21 ottobre, prima proiezione di Callas Paris 1958 (di Tom Volf) alla Casa del Cinema, ore 19:30; nel dicembre del 1958 Maria Callas esordiva all’Opéra di Parigi in un concerto che si prevedeva leggendario e si rivelò uno degli eventi del secolo. Sempre per la regia di Volf, stavolta con Yannis Dimolitsas, Maria: lettere e memorie dal 19 ottobre, ore 19:30 al Giulio Cesare. Il film racconta il tour internazionale, dal novembre 2019 al gennaio 2023, dello spettacolo teatrale Maria Callas: lettere e memorie, interpretato da Monica Bellucci e diretto da Tom Volf. Un confronto tra due epoche, quella di oggi e quella di ieri, e la sintonia tra due donne che, anche se provengono da ambiti diversi, sono accomunate dall’amore per l’arte. Dopo Maria by Callas del 2017, Tom Volf torna sulla “Divina” della lirica del XX secolo, ripercorrendone la vita, dall’infanzia a New York agli anni trascorsi ad Atene, dal debutto alla fama internazionale alle passioni personali. I materiali d’archivio si fondono con la musica e con l’appassionata interpretazione di Bellucci. Non mancherà, per completare l’omaggio al soprano, la sua interpretazione di Medea (di Pier Paolo Pasolini) nella versione restaurata a cura della già citata Cineteca di Bologna: l’appuntamento è per il 21 e 22 ottobre alla Casa del Cinema.
Si può leggere la programmazione dettagliata della Festa del Cinema di Roma, consultando il sito ufficiale.