Quarto album in uscita il 9 Ottobre per U.d.U. Ululati Records! Loro sono un gruppo, nato in realtà dal riavvicinarsi di due persone che avevano condiviso i primi passi nel mondo della musica rock, che poi hanno riavvolto quasi il nastro del tempo, fungendo anche da calamita per gli altri ex componenti la prima band, creata alla fine degli anni ’90. Sto parlando dei Rebel Heart. Abbiamo scambiato due chiacchiere con il cantante ed (a volte) anche batterista della band, Germano Quintabà, circa la situazione di “avanzamento lavori” del loro quarto nuovo album.
Germano bentrovato, ti va di parlarci di questo nuovo album? Dovremmo essere agli sgoccioli oramai.. Grazie per avermi invitato a parlare del nostro nuovo disco. In primis posso confermare che è pronto. Verrà pubblicato nelle maggiori piattaforme digitali a partire da Domenica 9 Ottobre ed è già possibile richiedere a noi, tramite social, le copie dei cd.
Puoi dirci sommariamente quale è stata la genesi di questo disco, e darci informazioni circa la sua realizzazione? Certamente, il disco nasce nella nostra sala, dove ci ritroviamo insieme a suonare come band. Inizialmente le idee sono scaturite da sessioni ristrette a me ed Ivan Perugini. Poi provando queste idee con Fabio Bruscantini (tastierista) e Sergio Villarreal (bassista) si sono formate le canzoni così come le ascoltate su disco. Ivan si è poi occupato di predisporre la sala per registrare i vari strumenti, la mia voce. Ha fatto un buon lavoro anche per la successiva fase del mixaggio. Mentre il mastering finale del cd è stato lasciato al sempre disponibile Paolo Ojetti; insomma una squadra ben amalgamata che cresce e gioca sempre meglio. Come presenti questo disco ai nostri lettori? Abbiamo ricevuto e pubblicato già in precedenza il comunicato stampa, ma vorrei sapere direttamente la tua impressione
E’ il disco più rock tra tutti quelli fatti finora, e come il precedente Day of clouds and Darkness, esce per la U.d.U. Records che sta continuando a dimostrare interesse verso le nostre produzioni. Da un lato per i suoni di chitarra abbiamo usato quello che è l’abc del nostro genere hard’n’heavy ovverossia amplificatori Marshall e chitarre Gibson SG ma anche una bella Les Paul dai tonici acidi. Questo ha permesso di amalgamare un certo modo di suonare tipico degli anni ’90 e 2k con i suoni di venti anni prima. Con un synth poi abbiamo addolcito, arrotondato e variegato la miscellanea di colori dando più corpo al range delle timbriche; questo ha creato delle atmosfere in alcuni punti davvero suggestive. La chicca l’ha tirata fuori Ivan chiamando a collaborare una sua amica, maestro di flauto traverso, per la canzone My life my way.
A proposito di collaborazioni, ci vuoi dire quali altri ospiti sono intervenuti nel disco? Effettivamente ci è piaciuto, anche questa volta, chiamare a collaborare con noi alcuni ospiti con i quali condividiamo la passione per la musica in generale. Il M° Chiara Di Matteo al flauto, come ho già detto, ci ha aiutato in My life my way, Roberto Di Rosa al basso, Lorenzo Froccani in un particolare assolo di chitarra, Giovanni Pezzola (Centvrion), Giacomo Zepponi (Mad Dogs), Giampiero Santini, Mauro Tosoni (Project Czar) ed io stesso invece ci siamo divisi le parti di batteria, con Zepponi che ha fatto il lavoro maggiore.
Per l’artwork invece, cosa puoi dirci? L’artwork è stato affidato ad una nostra vecchia conoscenza, un amico, tra l’altro ex bassista di Deliverance, Priority e Centvrion, Massimiliano Ricci. Lui ha cercato di tradurre in una immagine i concetti di passione per il rock, di resistenza fino al limite massimo alle vicende personali negative. Secondo me è riuscito a comunicare quel senso di ruvida e sincera iniezione di energia primordiale, impavida dinanzi all’oggi; magari il nostro stile non è campione di originalità, ma comunica direttamente col cuore di ogni figlio del rock. L’artwork ha tradotto al 100% questo sentimento.
Avete concerti imminenti? Al momento ci stiamo organizzando per la presentazione del disco e a breve indicheremo dove e quando. Ovviamente siete tutti invitati ad alzare le pinte per brindare al rock duro che, come freccia infuocata, trafigge i cuori di ogni ribelle dentro!