Il libro definitivo sul Franco Califano, il poeta con troppa vita addosso per piacere a tutti.
Ha venduto oltre venti milioni di dischi, scrivendo e collaborando con, tra gli altri, con grandi artisti come Mia Martini, Patty Pravo, Mina, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Renato Zero e Toto Cutugno. Tuttavia quando si parla di Franco Califano, di cui via abbiamo pochi giorni fa presentato il progetto “Sarò Franco”, poco si racconta della sua arte e molto della sua vita privata, non priva di eccessi e di momenti, che definire cinematografici rende sufficientemente l’idea. E non a caso è stato anche attore.
Ma l’autore di questo volume, giornalista, noto critico musicale esperto di prog rock e scrittore, ha deciso, per usare le sue parole, “di mettere una livella” tra i due aspetti, dando il giusto peso anche al Califano artista. Ecco così che la figura viene sviscerata da più prospettive: biografia personale, come autore e cantante, con una netta distinzione tra i diversi periodi del suo percorso, iniziato a metà degli anni Sessanta La parte delle interviste, ma direi meglio le conversazioni libere con interpreti e collaboratori di Califano, sono i momenti migliori di un libro che si divora anche solo per la curiosità di conoscere altro ancora pagina dopo pagina, suggellato dalla bella prefazione di Simone Gambacorta. Nonostante la giovane età, Puracchio dimostra di conoscere benissimo la storia del “Califfo”, di cui ha studiato molto e che ha incontrato e conosciuto, permettendosi quindi anche alcune considerazioni ed osservazioni del tutto inedite.
Scrittore sensibile, guascone e malinconico, autore o coautore di capolavori come “Minuetto”, “Gente di borgata”, “E la chiamano estate” e basterebbero questi tre brani per innalzarlo tra i giganti, Califano ha saputo reinventarsi nelle varie epoche, senza mai perdere la sua personalità, tra lo strafottente e il professionista inflessibile, ironizzando sia dei successi che degli errori.
Affascinante, faccia da duro, sorriso che non lascia scampo, voce meravigliosamente sgraziata, immagine da maschio da night club, Franco Califano (nato a Tripoli nel 1938 e scomparso a Roma nel 2013) ha raccontato amore, sconfitte, malinconia, vita, anzi più vite e vizi, dalla sua prospettiva, senza mai svendersi, anche quando in molti gli suggerivano una strada più facile, per riguadagnare spazi televisivi. Scegliere di rimanere sé stessi forse non gli ha regalato tutto ciò che avrebbe meritato, ma con il tempo la lealtà lo ha reso immortale. Infatti il “Califfo”: non esclude il ritorno!
“Oltre la maschera” è un libro che anche chi è solo incuriosito dal Califano personaggio e non dall’artista, dovrebbe leggere. Ogni pagina è una rivelazione. E forse per la prima volta l’artista vince sull’uomo.