Gli Aguirre, band romana sono al secondo album, intitolato “Belle Epoque”, disco composto da quindici canzoni per circa una ora di musica. Già il kit di accompagnamento, molto curato, rende bene l’idea di come i componenti della band tengano a questo progetto. Gli Aguirre dicono di fare pop e fondamentalmente è vero perchè il temine pop è generalista e dà la possibilità di aprire le proprie corde a tanti sottogeneri. Se in alcuni casi il disco suona come quello di qualunque band indie americana (sottolineo americana perchè l’indie italiano non è indie), in altri casi abbiamo cose diverse, basta ascoltare “L’Alieno”, un rock che si accompagna a una tastiera synth oppure “L’Anacoreta” che pare essere una canzone dei Korn fatta dai Blur del loro disco omonimo. Testi abbastanza originali e non banali. “Belle Epoque” conferma la validità di una band che si propone di fare dischi non per forza legati a logiche di mercato.
La tracklist
- Bella époque
- Bambola chimica
- Senza titolo
- L’anacoreta
- Il richiamo
- Una situazione
- Mr.Feerich
- Viva la gioventù
- Wild anacoreta
- Il navigatore
- On n’échappe pas à la machine
- Vicino al bosco
- L’alieno
- Il sogno del malato
- Alla mostra di Guttuso