Ha suonato world music nei Re Niliu (con cui partecipa al Womad di Berlino), blues nei Walkin Trees e southern rock nei Southern Gentlemen League. Tra le sue collaborazioni Bob Margolin, Gina Sicilia, Shanna Waterstown, Joe Pitts, i Delta Moon e molti altri: on Cammisa Janca per la prima volta è alle prese con la sua lingua madre. Don Antonio Gramentieri (che ha collaborato nella scrittura e arrangiamento della title track) gli suggerisce di trasporre il lavoro dall’inglese al dialetto calabrese. Vincenzo Tropepe è di Polistena: si appassiona alla musica sin dalla tenera età, da quando suonava la chitarra del padre, mentre la sua prima chitarra solid body se la costruì da solo all’età di sette anni, con corde in ferro filato.
Cammisa Janca è un disco intimo e introspettivo che racconta storie, a volte anche in chiave ironica, o sul tema della guerra, con espressione intensa e partecipata, come nel brano Jeu Gridu. Grazie alla spinta di Don Antonio Gramentieri arriva l’intuizione (a lavoro quasi terminato) di trasporre il lavoro dall’inglese al dialetto calabrese. La proposta è stata accolta dall’autore (sempre più incoraggiato dall’amore per la sua lingua e la sua terra) trovando così un risvolto entusiasmante quanto inaspettato: nove brani originali, tutti scritti e musicati da Vincenzo Tropepe che toccano diverse sfumature dell’animo umano. Nove canzoni per condividere storie, emozioni, sentimenti ..
A 57 anni, esordio solista cantautorale in calabrese per Vincenzo Tropepe
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