Nel 2023, la scena musicale accoglie un nuovo e intrigante “giocatore”: gli stArt, Il nome della band ha un significato profondo, rappresentando un progetto a lungo meditato ma spesso rimandato, non solo per ragioni artistiche ma anche a causa di svolte importanti nelle vite private dei musicisti. È in essenza, un nuovo inizio, una svolta, una rinascita. Nati dall’esperienza, dall’amicizia e dalla passione di Andrea Vettore (voce) e Riccardo Fazion (tastiere), entrambi veterani con un passato in band come Notre Dame e MassMedia, gli stArt si propongono come una nuova frontiera nella musica rock. Specializzati in un genere che attinge all’hard rock degli anni ‘80 e ‘90, con influenze che vanno dagli Europe a Bon Jovi, il loro stile è ulteriormente distintivo per l’uso massiccio di tastiere/sintetizzatori e per i brani cantati sia in italiano che in inglese, rendendo il tutto ancor più musicale e rock! Per la registrazione del brano (presso lo studio “Le Pareti Sconnesse di Pasquale Ronzo) si sono avvalsi di grandi amici musicisti: Pietro Micheletti alla batteria e Gianluca Peretti al basso. L’aggiunta di Jonathan Gasparini (Mamamicarburo, Marco Ligabue) come special guest, responsabile della registrazione di tutte le chitarre, eleva il progetto a nuovi livelli di profondità e complessità.
Il loro primo singolo, “Kids Of The Dragon”, in uscita il 29 settembre, scritto e composto dalla coppia Vettore/Fazion, è molto più di un potente inno rock. È una riflessione critica sull’equilibrio sempre più precario tra creatore e creato in un’era dominata dall’intelligenza artificiale. Immaginate un uomo che utilizza software avanzati per dar vita a un’immagine di un drago artificiale. Questo drago, però, soffre in silenzio, confuso sul suo ruolo e dal suo stesso esistere, mentre il suo creatore umano lotta per mantenere il proprio posto in un mondo in veloce cambiamento. Ma sarà veramente così? Il brano affronta il paradosso esistenziale di un mondo in cui l’uomo e la macchina sono intricatamente intrecciati. Creare o essere creati? È la questione etica e filosofica che “Kids Of The Dragon” pone, incanalando le ansie e le speranze di un’epoca in cui la distinzione tra creatore e creato è sempre più sfocata. Con il lancio ufficiale di “Kids Of The Dragon”, gli stArt non solo dimostrano la loro ecletticità e talento musicale, ma aprono anche un dialogo cruciale sulle sfide etiche e sociali che attendono l’umanità. Grazie ad ogni membro della band e all’apporto speciale di Jonathan Gasparini, questo singolo non è solo un tormentone da cantare, ma un invito a confrontarsi con le questioni più urgenti del nostro tempo, tutto attraverso il medium evocativo della musica. Il singolo apre un percorso artistico che porterà alla realizzazione di un album, previsto nel 2024, nel frattempo durante il viaggio ci saranno altre tappe ricche di sorprese e di buona musica. Gli stArt hanno deciso di condividere il loro progetto con l’etichetta veronese Andromeda Relix.