L’architetto Maria Silvestri tra la musica di Branduardi ed il peperone crusco

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Cita il giovane cantautore Liberato e la maestria di Angelo Branduardi, valorizzato anche nella versione per bambini del suo disco Alla Fiera dell’Est. Nella prossima Settimana Lucana curerà l’evento di Venerdì 15 Settembre, dedicato al celebre condimento della tradizione della Basilicata, ma lo affronterà anche da un punto di vista organolettico (e non solo culinario), dato che è conclamato che il peperone crusco (tra i sali minerali contenuti) porta in dote il magnesio, il fosforo e soprattutto il potassio che aiuta la contrazione muscolare e a tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Il paesino natio di Maria Silvestri è Teana, dove il tempo scorre lento ovviamente scandito dall’alternarsi delle stagioni: la intervisto con in sottofondo ‘O dj (Don’t give up), brano di Liberato inserito nella colonna sonora del film Mixed by Erry diretto da Sydney Sibilia ..

Maria Silvestri buongiorno: da quanto collabori con l’Associazione Lucana Firenze? So che sei project manager per la sezione Progetti Speciali: cosa hai curato in passato? Buongiorno Giancarlo, vivo in Toscana da molti anni ma ho incontrato l’Associazione Lucana solo nel 2017. Subito dopo la pubblicazione della mia monografia su Francesco Marino di Teana, seguivo il sogno di iniziare a far conoscere l’artista oltre i confini regionali della Basilicata. A Firenze ho curato la mostra al Museo degli Innocenti; ci fu un discreto interesse del pubblico fiorentino. Quando fu eletto il nuovo direttivo nel 2021, lavoravo ad un progetto di valorizzazione dei tessuti vegetali, ero stata invitata come relatrice al Museo del Tessuto di Chieri e sarebbe stato interessante dare una svolta imprenditoriale alla ricerca. Fammi subito ringraziare Roberto Mazzarelli: le foto del workshop sono sue ed è un valente filmaker lucano che avevo contattato per il documentario su Marino ..!


Venerdì 15 Settembre nella Settimana Lucana hai organizzato il convegno L’Oro Rosso del Pollino: I Peperoni di Senise tra Tradizione ed Innovazione .. Ho sempre lavorato su progetti di valorizzazione del territorio lucano: con questo progetto volevo evidenziarne l’aspetto gastronomico. Conosco da anni tutta la famiglia Policicchio ed ho già collaborato con l’ Alsia Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura ed il dottor Arturo Caponero, un suo agronomo. Quando ho conosciuto la dottoressa Elenia Penna ho subito pensato che sarebbe stato interessante un confronto tra le due istituzioni, la Società Toscana di Orticoltura e l’Alsia: tutto questo senza escludere una valutazione paesaggistica del territorio di produzione del Peperone di Senise IGP, situato nell’area protetta del Parco Nazionale del Pollino e attraversato dal Sinni a monte del bacino della Diga di Monte Cotugno.

Maria Silvestri ragazza e Maria Silvestri architetto: dove sei nata? Quale musica ascoltavi allora e quali invece gli artisti che ora ti convincono di più? Sono nata a Teana, un piccolo paese circondato da montagne e boschi. La popolazione era composta prevalentemente da contadini ed è lì che sono cresciuta con la percezione del tempo lento, scandito dalle stagioni. Noi bambini giocavamo tra i vicoli stretti delle case. Le case erano pittoresche ed in pietra murgigna, l’inverno lungo e freddo ma i racconti al focolare erano magici. Con il passare degli anni ho ritrovato nei testi di Angelo Branduardi qualcosa di quel mondo appartenuto alla mia infanzia. La musica in generale è una compagna importante nella nostra vita, mi piace la musica classica e recentemente ho scoperto Liberato.

Per parlare della nostra Basilicata, quali aggettivi usi? Su quali aspetti peculiari punti per presentare il nostro territorio? La Basilicata è appartenenza e radici, è una terra ricca di tante risorse materiali e immateriali e ho sempre creduto nelle potenzialità di quelle risorse, sulle quali bisognerebbe investire non solo in termini economici ma professionali (e di risorse umane). Bisognerebbe smontare un sistema che ha spezzato gli equilibri. Creare un tessuto sociale, logorato dagli interessi di pochi. Solo dopo parlerei di imprenditoria giovanile, ricerca, sostenibilità ambientale, buon governo e ritrovata “lucanità”, ricordando Sinisgalli.

In chiusura ritorniamo sul convegno sui peperoni di Senise: prima mi hai parlato dei relatori ed ora ti chiedo quali scopi ti prefiggi con questo appuntamento .. Il prodotto di eccellenza è legato al suo territorio e all’impegno e al lavoro delle persone che vivono in quel territorio. L’obiettivo è promuovere il prodotto e far conoscere i volti di chi ci lavora, ma è l’occasione per iniziare a inquadrare le attività con una maggiore consapevolezza delle nostre azioni, perché in primis i produttori stanno già subendo le conseguenze del cambiamento climatico; quindi auspico anche un contributo prezioso in un’ottica di sostenibilità e resilienza, senza trascurare la nostra storia recente.