“Nuda” è il nuovo EP interamente in lingua Esperanto di Chiara Raggi, in arte – per gli Esperantisti- Kjara. Reduce dal successo dello scorso anno che l’ha vista vincere la primissima edizione di Eurovision of Minorities Languages con la canzone “Mozaiko”, Kjara torna a cantare in esperanto e lo fa con elementi di novità.
Per la prima volta la cantautrice riminese lascia chiusa nella custodia la chitarra e realizza un album intimo, intenso, solo piano e voce che appunto prende il titolo di “Nuda”. Insieme a lei, il pianista – conterraneo – Simone Migani. Le traduzioni sono di Federico Gobbo, professore ordinario all’Università di Amsterdam su cattedra speciale in Interlinguistica ed Esperanto. Nell’ep sono contenuti 4 brani: “Tiu ĉi tempo” (“Questo tempo” in italiano) e “Nombru ĉion” (“Fai la conta”) sono due inediti, “Sablo Venta” (“Sabbia e Vento”) è un brano estratto da “Disordine” del 2015 e “Mozaiko” (akustika versio) è la versione acustica di uno dei brani più importanti per l’artista. “Questo album è una piccola, breve creatura che mi ha messo alla prova, è stato un piccolo album sfidante”, racconta Kjara, “Non avevo mai riposto nel fodero le mie chitarre per affidare il racconto “solo” alla voce – e ai testi e alla musica -, in un dialogo intrinseco e viscerale con il pianoforte di Simone Migani. È stato bello, mi sono data fiducia e ho imparato ad avere fiducia, mi sono denudata dalle sicurezze maturate imbracciando lo strumento e mi sono lasciata trasportare da una nudità emotiva. Le canzoni me l’hanno permesso, come sempre è la musica a farla da padrone, come è giusto che sia, come è necessario che sia. La lingua Esperanto mi dà sempre nuove occasioni e possibilità di superare limiti e confini, come è insito nella lingua stessa e nel suo ideale”. L’EP, che è uscito in formato digitale alla vigilia del Congresso Universale di Esperanto che si è tenuto nei giorni scorsim, sarà pubblicato prossimamente anche in formato fisico e distribuito in Italia da Musica di Seta e da Vinilkosmo nel resto del mondo.