Per un arresto cardiaco, muore a soli 48 anni: dai dipendenti della RAI eletto per due volte, cosa assai rara nella grande azienda di comunicazione. Il suo impegno civile per la tutela e la salvaguardia degli animali e dell’ambiente. Nato a Roma nel 1975, era originario di Locri in provincia di Reggio Calabria. Perito industriale capotecnico in elettronica e telecomunicazioni ed esperto in linee di telecomunicazioni e impianti, nel Luglio 2018 era stato eletto componente del cda dall’assemblea dei dipendenti della Rai, ruolo in cui era stato confermato a Giugno 2021. In Rai nel 1996, era tecnico della produzione del Centro di Produzione di Roma. Da sempre attivo per la tutela dei valori fondanti del servizio pubblico, ha collaborato con diversi movimenti e associazioni, tra le quali Articolo 21, Move On Italia, Associazione Stampa Romana, Libertà e Giustizia, Appello Donne e Media, Assoprovider, Libera Cittadinanza, Net Left. Nel 2011 ha varato la piattaforma web lndigneRAI con l’obiettivo di creare uno spazio aperto di ascolto e confronto sulla Rai e dibattere sulle principali questioni relative al servizio pubblico, in particolare in tema di lavoro. Nel 2015 ha costituito l’associazione Rai Bene Comune diventandone presidente.
Antonio Ranalli così su Facebook lo ricorda .. Riccardo Laganà è stata una delle poche persone in azienda ad aver sempre avuto a cuore il mondo dell’infanzia e dei ragazzi. Si è sempre interessato alle sorti di RaiRagazzi prima e RaiKids oggi. Poi potevi anche non essere d’accordo su tutto con lui, ma è sempre stata una persona attenta, sensibile e puntuale in ogni suo intervento nel consiglio di amministrazione della Rai dove era il rappresentante dei dipendenti. La notizia della sua scomparsa mi ha sconvolto e scombussolato, soprattutto perché avevo parlato con Riccardo fino a poco tempo fa. Penso ora alla sua famiglia, cui va tutta la mia vicinanza. Riccardo era anche un papà. A tutti i colleghi dico: vogliamoci sempre bene e non dimentichiamo mai Riccardo ..
Assai commosso anche il nostro fondatore Giancarlo Passarella .. Una bella persona: ti rispondeva sempre, anche se io non sono più dentro la Rai da qualche anno, ma lui sottolineava che facevo sempre parte della famiglia e che alle Scuole Medie aveva ascoltato qualche mio programma a Rai Stereo Uno e ciò mi commuoveva, perché usava il mio nickname di Tommy Fanzinato. Telefonicamente ci siamo sentiti sino a Pasqua, perché mi stava aiutando a scrivere un libro dedicato al 150esimo della nascita del tenore Enrico Caruso: lui voleva fare l’introduzione, sottolineando come l’artista rappresentava l’ Italia nel mondo e quindi era giusto che fosse qualcuno del Servizio Pubblico a dire qualcosa. Poi mi richiamava e ridendo mi chiedeva se gli mandavo le date dei vari speciali che la RAI aveva fatto su Enrico Caruso….
La RAI piange la scomparsa del giovane consigliere di amministrazione Riccardo Laganà
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