Il 24 agosto esce in digitale la colonna sonora originale del film di Laura Luchetti, “La bella estate”, firmata da Francesco Cerasi ed edita da Edizioni Curci. Il lungometraggio, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Cesare Pavese, è stato presentato in anteprima mondiale oggi, venerdì 4 agosto, al Locarno Film Festival e sarà nelle sale italiane dal 24 agosto.
La colonna sonora, registrata dal compositore insieme all’Orchestra di Roma, è ispirata alla tradizione musicale tardo romantica e la sua struttura sonora si rifà in parte al minimalismo, caratterizzato da un forte impianto melodico, creando così un’esperienza musicale coinvolgente e suggestiva. «È una musica ricca di attese, ho una grande passione per gli elementi diluiti nel tempo della composizione, così come nella struttura della colonna sonora stessa”, racconta Francesco Cerasi, “Sono convinto che il compositore debba scrivere sia il suono che il silenzio, sia nel pensiero breve (la singola composizione) sia in quello lungo (l’intera colonna sonora del film). Spero di esserci riuscito». Questa la tracklist della colonna sonora: “La bella estate”, “L’assenzio”, “Doler d’amor”, “Ginia e Torino”, “Amelia’s dream”, “Il fiocco”, “Marcia dei desideri”, “Innocence d’une muse”, “Souvenir nocturne”, “L’assenzio v2”, “Viali”, “La bella estate (provino solo piano)”.
«Il brano “La Bella Estate”, che non è stato sincronizzato all’interno del film ma è presente nella tracklist, è il primo che ho scritto per questo progetto”, dichiara il compositore, da qui sono partite le altre linee melodiche della colonna e l’armonia dei brani è quasi sempre derivata da questo brano». “La bella estate” di Laura Luchetti è prodotto da Giovanni Pompili e Luca Legnani per Kino Produzioni con Rai Cinema e 9.99 Films in collaborazione con Lucky Red, True Colours, Tapelessfilm. Con un cast internazionale composto da Yile Yara Vianello, Deva Cassel, Nicolas Maupas, Alessandro Piavani, Adrien Dewitte, Cosima Centurioni, Gabriele Graham Gasco e con Anna Bellato e Andrea Bosca, il film è distribuito da Lucky Red. Nato a Bari nel 1980, Francesco Cerasi è un compositore, produttore musicale e titolare di brevetti italiano. Ha scritto la sua prima colonna sonora nel 2004 e da allora ha firmato più di 60 titoli tra cinema, tv e documentari. È il promotore ed ideatore di “Audioarte”, il primo progetto europeo dedicato alla composizione di opere musicali legate all’arte pittorica. Scrivendo musica dedicata ai quadri, ha inaugurato l’iniziativa nel 2010 alla Galleria Nazionale di Roma, dove la sua mostra, realizzata con il sostegno del Mibact, è stata visibile per due mesi nel 2011. Collabora con registi italiani e stranieri e i film di cui ha firmato la musica sono stati distribuiti in Italia e all’estero, ricevendo numerosi riconoscimenti, anche in ambito musicale, tra cui il Nastro d’argento per miglior canzone originale nel 2011. Alcuni brani sono stati utilizzati per spot e serie tv, italiane e straniere, tra cui “Killing Eve” prodotta da BBC e distribuita in tutto il mondo. Si dedica allo sviluppo di tecnologie dedicate al rapporto tra il suono e lo spazio, come Eyesound e Soundview, create per dare la possibilità ad ipovedenti e portatori di gravi handicap visivi, di orientarsi nello spazio e a percepire i colori della realtà circostante, attraverso il suono. Nel 2020 apre la società di produzione ed edizioni musicali “Bonimba”. Negli ultimi anni ha continuato a scrivere colonne sonore per il cinema e la tv, tra cui “Bentornato Presidente” (di G. Fontana e G.G. Stasi, 2019), “Io ricordo, Piazza Fontana” (di F. Miccichè, 2019), “Cambio Tutto!” (di G. Chiesa, 2020), “Una notte da Dottore” (di G. Chiesa, 2021), “Questo è un uomo” (di M. Turco, 2021), “Gli idoli delle donne” (di E. Puglielli, Lillo e Greg, 2021), “Con chi viaggi” (di YouNuts!, 2022), “Sono Lillo” (di E. Puglielli) e “The Bad Guy” (di G. G. Stasi e G. Fontana, 2022). Le sue ultime produzioni sono le colonne sonore di “Il più bel secolo della mia vita” (di A. Bardani, 2023), “Gigolò per caso” (di E. Puglielli, 2023), “Anima Gemella” di F. Miccichè, 2023).