Dal 2 al 6 agosto a Rispescia (Grosseto) in località Enaoli, torna l’appuntamento con festAmbiente, la manifestazione nazionale di Legambiente, sul palco principale ci saranno Bobo Rondelli, Edoardo Leo, Roberto Vecchioni, Franz Di Cioccio, Patrick Djivas e Flavio Premoli (musicisti storici della PFM) e la Bandabardò.
Mercoledì 2 agosto la prima serata di #Festambiente2023 con Bobo Rondelli e le chitarre da Ripostiglio in “Forse che sì, forse che no“. Bobo Rondelli, cantautore italiano, uno dei più importante dei nostri tempi, porta sul palco le sue canzoni più ironiche, le più scazzate, con la sua travolgente energia e spensieratezza… quelle canzoni che vi hanno fatto morir dal ridere durante i suoi concerti. Alcune sono nei suoi dischi mentre altre non sono mai state incise su nastro: dalla storica “Mantenuto” alla recente “Bella Chiappona” passando da “Gigolò a Rotterdam” a “Domani mi sparo” fino ai “Dolori del giovane Walter”. Un viaggio alla riscoperta del lato più giocoso e scanzonato di Bobo che per questa occasione speciale sarà accompagnato da Luca Giacomelli e Luca Pirozzi, due pilastri della pluripremiata band Musica da Ripostiglio.
Venerdì 4 agosto Roberto Vecchioni in “L’Infinito – Parole & Musica”, uno spettacolo unico, intimo, imperdibile, in versione Unplugged, dove il cantautore affronta i temi a lui più cari attraverso immagini, monologhi e racconti, intervallati da canzoni del suo repertorio e del suo ultimo album “L’Infinito”, un inno alla vita. Alla chitarra acustica Massimo Germini. «L’Infinito è un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi. Emerge un mio concetto recente, nuovo, di grande amore per tutto ciò che si fa e si vive. Ma è anche una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima…E come poi tutto si sia ricomposto in un’unica idea, che è quella di amare la vita comunque sia, bella o brutta perché in realtà è sempre bella. Siamo noi che a volte la immaginiamo in un altro modo» (Roberto Vecchioni)
Sabato 5 agosto “1970-2023; Franz Di Cioccio – Patrick Djivas – Flavio Premoli, tre amici raccontano PFM – Premiata Forneria Marconi”. La storia della prog band italiana più famosa al mondo in un inedito appuntamento. Franz Di Cioccio, Patrick Djivas e Flavio Premoli racconteranno la loro straordinaria avventura musicale attraverso aneddoti, filmati, fotografie e musica. Un viaggio che parte dagli gli anni Settanta fino ai giorni nostri dove, dopo 53 anni di carriera, PFM continua a raccogliere un grande successo di critica e di pubblico, sia in Italia che all’estero. Non solo ricordi, ma anche momenti musicali con tre tra i musicisti migliori della musica progressive. PFM (Premiata Forneria Marconi) ha uno stile unico e inconfondibile che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica in un’unica entità affascinante. Nata nel 1970 (discograficamente nel 1972), la band ha guadagnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena internazionale, che mantiene tutt’oggi. Nel 2016 la prestigiosa rivista inglese “Classic Rock” UK ha posizionato PFM – Premiata Forneria Marconi al 50esimo posto tra i 100 migliori artisti più importanti del mondo, mentre “Rolling Stone” UK ha inserito l’album “Photos of ghost” al 19esimo posto tra i dischi più importanti della musica progressive. Nel 2018 ha ricevuto a Londra il prestigioso riconoscimento come “International Band of the year” ai Prog Music Awards UK, mentre nel 2019 la rivista inglese “PROG UK” nomina Franz Di Cioccio tra le 100 icone della “musica che hanno cambiato il nostro mondo” (unico musicista del mondo latino).
Domenica 6 agosto chiude la Bandabardò con “Se mi rilasso collasso – Un libro suonato”. I suoi concerti sono feste straripanti d’affetto, si canta, si balla, ci si abbraccia sotto le stelle. Trent’anni di musica, parole, battaglie, sorrisi, sudore sotto e sopra il palco; trent’anni di canzoni intramontabili per una delle più longeve band del panorama musicale nazionale. Ma anche un prontuario di storia della musica italiana, con quegli anni visti passare dai finestrini dei furgoni, dalle stazioni affollate, dai palchi di tutta Italia e non solo. Finaz, Nuto, Bachi, Orla ci offriranno uno spettacolo fra note e parole che si intrecciano, per raccontare uno dei periodi più interessanti della musica italiana e il loro libro autobiografico “Se mi rilasso collasso”. Un concerto che chiuderà festambiente in un immenso abbraccio collettivo.
Legambiente festAmbiente
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