Due le interviste che ci ha concesso: a Novembre ad Alessandro Hellmann ed a Marzo ad Antonio Ranalli. Questo a dimostrazione di quanto la cantautrice milanese ci sia simpatica e tutta la sua produzione ci avvince e convince. Nella rassegna stampa sino ad ora uscita su questo disco dedicato ad Eduardo De Filippo poeta, vi sono due recensioni che ci sembrano emblematiche .. Un progetto, già approvato in vita da Luca De Filippo, che è riuscito nell’arduo compito di trovare un equilibrio tra ammirazione e distacco, traducendo in note i pensieri, gli sguardi e gli umori di uno dei più grandi del ‘900 .. (scritto di Carmine Aymone per Il Corriere del Mezzogiorno) .. Dopo un attento studio del dialetto che domina con eleganza, spesso con la morbidezza necessaria. (…) L’Eduardo versificatore si presenta in una nuova luce, che più sorprende quanto più sono note le poesie scelte (…) Il risultato è doppiamente stimolante, la lingua di Eduardo echeggia diversamente nell’ugola della Cirulli appassionata ma anche “vergine di servil encomio”, alle prese con un repertorio in cui si immerge con passione .. (Federico Vacalebre per Il Mattino). Se anche due napoletani veraci come loro hanno elogiato il lavoro di questa artista milanese, allora vuol dire che i dipinti di Beppe Stasi (come l’introduzione di Pasquale Scialò) incastonano un progetto discografico di alto lignaggio! Aggiungete poi che il piatto è assai ricco, grazie alla partecipazione straordinaria di Fausta Vetere (della Nuova Compagnia di Canto Popolare) e Dario Sansone (milita nei Foja), il cui aiuto a Patrizia Cirulli è nell’andare a fondo di ogni singolo scritto, evitando interpretazioni che siano ammalianti, solo perché catalogabili in una Napoli da cartolina che piace ai turisti, ma meno a chi di Eduardo De Filippo ha compreso la potenza espressiva! Ricordiamo infatti che alcune sue opere hanno da tempo valicato i confini, ma non solo quelli partenopei: ad esempio si prendano due differenti commedie come Non ti pago e Filomena Marturano, spesso in programma nei teatri londinesi.
Allo stesso modo, gli elogi a questo disco di Patrizia Cirulli (vicina anche in questo 2023 a ben figurare alle Targhe Tenco) ci fanno comprendere la modestia con cui si avvicinata alla galassia Eduardo, cercando di rispettarne flussi ed impulsi elettrici, ma al contempo cercando di arrivare all’anima dell’artista. In ambito universitario dotto si potrebbe dire che la Cirulli ha cavalcato gli insegnamenti della demodossologia, una scienza che analizza le molteplici componenti psicologiche e sociologiche che contribuiscono alla creazione di una opinione pubblica interno ad un determinato fenomeno. In fondo Eduardo De Filippo è stato il nocchiero di questa navicella spazio/tempo che ci ha condotto nei vicoli di Napoli per carpirne odori e sentimenti: questa volta con lui una milanese che (diligentemente) ha preso appunti, scritto impressioni, fatto foto ed annusato l’aria .. piena di fantasia!
Tracklist di questo disco: Si t’ ‘o ssapesse dicere, L’ammore ched’è?, Relogio cumpiacente (Fantasia), Io vulesse truvà pace, Penziere mieje, Quanno parlo cu te, ‘ E mmargarite, E’ notte, A..B..C..D.., E allora bevo.
Patrizia Cirulli – Fantasia. Le poesie di Eduardo in musica (Squilibri SQLCD/167)
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