La cantautrice polacca (ma residente a Milano) è spesso nostra ospite: ultimamente l’ha intervistata Antonio Ranalli, ma anche il nostro fondatore Giancarlo Passarella ha avuto l’occasione di chiacchierare con lei. Oltre che interprete, Natalia è anche autrice, traduttrice e proprietaria di una casa editrice. Dal 2017 a oggi ha pubblicato tre album Songs Of Myself, Bunt Młodości e There Is a Star. La sua musica spazia dal genere pop, al soul, R&B ed elettronico.
Dripped in Dior è l’essenza musicale dell’autostima, del coraggio nel perseguire obiettivi, della determinazione e della convinzione che per essere felici sia necessario concentrarsi principalmente sui propri bisogni.
Natalia intraprende un coraggioso atto di ribellione contro gli stereotipi culturali, trasformando il rosa, gli accessori di moda dei migliori brand e il tempo trascorso con le amiche, in simboli di liberazione dallo sguardo maschile giudicante. Il mondo di “Dripped in Dior” è come un inno, diventa una sorta di utopia in cui Elle Woods di “Legally Blonde” e Sharpay Evans di “High School Musical” si incontrano insieme in piscina per pianificare il prossimo progetto comune, del business o una fuga estiva fuori città. Artista imperturbabile inverte i ruoli: nel suo mondo è l’uomo ad essere un accessorio per la donna, che detta le proprie condizioni, sa cosa vuole e il suo miglior amico è un vibratore. Le vacanze del 2023 sono il momento della “no bullshit era”?
Dripped in Dior, la novità di Natalia Moskal
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