John Fogerty e il successo di Proud Mary con i suoi Creedence Clearwater Revival. Il brano sarà molto famoso anche nella versione di Ike e Tina Turner
Nella primavera del 1968, il ventitreenne John Fogerty viene finalmente congedato dall’esercito americano.
Nonostante fosse sotto le armi, Fogerty non ha mai smesso di suonare, anzi, proprio durante il militare aveva sviluppato alcuni riff di chitarra che potevano benissimo svilupparsi in altrettante canzoni. Cosa che succede una sera durante le prove di un concerto alla Avalon Ballroom, tempio della musica e cultura psichedelica di San Francisco, quando Fogerty suona con la sua band, i Creedence Clearwater Revival.
In particolare, comincia a prendere forma un brano dedicato a una lavandaia, una certa Mary, che un giorno prende una decisione drastica. Stufa delle angherie del suo capo, lascia un lavoro sicuro (sebbene sottopagato) per inseguire un sogno: si imbarca su un battello a vapore per un viaggio sul Mississippi.
Vedendo la città di New Orleans da un’altra prospettiva: un passato che si allontana e che lei non vuole più avvicinare.
Il fiume dunque non è solo metafora di una fuga dalla realtà ma anche la speranza di una nuova vita.
La città di New Orleans (e il suo crogiuolo di musiche e razze diverse) è anche un’ispirazione per Fogerty: il brano, Proud Mary (pubblicato nel 1969 nel secondo album dei Creedence Bayou Country) è infatti un perfetto mix tra la tradizione bianca e quella afro-americana, un mar4chio di fabbrica del sound della band di Fogerty.
Due anni dopo, Ike & Tina Turner faranno di Proud Mary una cover talmente di successo da far quasi dimenticare la versione originale.