Si è spento a Bologna, dopo una lunga malattia, Matteo “Costa” Romagnoli, anima di Garrincha Dischi. “Matteo amava le canzoni, scrivere canzoni. Andare ai concerti, fare i concerti. Collezionare dischi, fare dischi”, si legge in una nota diffusa dalla casa discografica. Tra le sue produzioni di maggior successo Lo Stato Sociale.
«Uno che se non avesse speso tutti quei soldi in musica avrebbe comprato una casa di proprietà… anche bella grande». Un visionario capace di tracciare una strada dove una strada ancora non c’era. Matteo ha dato vita ad una scena, scoprendo e producendo con la sua creatura, Garrincha Dischi, alcune tra le band seminali per la scena indipendente italiana. Matteo Romagnoli ha saputo immaginare e creare un nuovo mondo musicale: libero «perché, anche se gli altri non ci volevano, noi eravamo convinti che la nostra musica potesse arrivare a tante persone». Sapeva vedere la bellezza nei difetti e confezionava, a mano e con amore, le canzoni dalla demo («che è sempre meglio!») alla copertina. Matteo ha sempre amato unire le persone, per questo Garrincha rimane una festa. “Ciao Matteo”, scrivono i suoi amici della Famiglia Garrincha, “ciao Matte, ciao Johnny, ciao Mareo, ciao J, ciao Quincy, ciao Romagolo, ciao Gennaro e ciao un altro milione di modi in cui ti abbiamo chiamato in questi anni di vita e come continueremo ancora a chiamarti. Grazie dalla tua piccola, grande e stramba Famiglia Garrincha”.