Vive a Bruxelles da 20 anni ed alle Targhe Tenco è stato finalista nel 2012, 2014 e 2020: cita Pitagora per lanciare questo disco e tramite il crowfunding di ProduzioniDalBasso nella capitale del Belgio ha ospitato una serie di eventi e concerti. Con lui hanno suonato musicisti eccellenti che hanno incrociato le loro strade musicali con la sua, arricchendola di arte e umanità: ben 16 artisti hanno accettato di partecipare a questo progetto per interpretare la musica mescolando accenti e sensibilità. Tra questi voglio citare Rocco Granata, lo storico cantante che tanta fortuna ha avuto con la sua canzone Marina.. Ti voglio al più presto sposar .. Marina, Marina, Marina .. Ti voglio al più presto sposar .. Oh mia bella mora .. No, non mi lasciare .. Non mi devi rovinare . .Oh no, no, no, no, no … Canzone storica del panorama italiano, uscita nell’anno in cui sono nato io… !
Poiché oltre a Rocco Granata sono tanti gli ospiti presenti, è giusto definire questo disco (con 18 brani ed una ghost track) come un compendio culturale dei suoi primi due lustri di attività in giro per il mondo, in cui sono evidenti e palpabili i diversi momenti artistici, ma il tutto magicamente rientra in una circadiana concezione della sua vita. Non c’è nulla di foncé e le canzoni hanno pochissimo della massificazione imperante: se fossimo a parlare di pittura, un termine che vorrei usare è trompe l’oeil: infatti l’illusione della realtà è data dalla meticolosa cura di tutti gli effetti prospettici e dei più minuti particolari, sino a rendere al massimo l’impressione del rilievo. Allo stesso modo Giacomo Lariccia in brani cult di questo disco (vedasi L’Attendente Cancione in Bicicletta con Peppe Voltarelli o la vibrante Sempre Avanti con Finaz) chiede all’ospite di credere nello spirito della sua canzone, assumendo contemporaneamente un ruolo sia di complice, ma anche di attore principale. In questo modo le differenze artistiche (storiche, culturale, vocali) fanno emergere in primo piano gli aspetti peculiari del brano, complice anche un riuscito lavoro in fase di post produzione.
Come ha già dimostrato con i suoi tre album precedenti Colpo di Sole (2012), Sempre Avanti (2014) e Ricostruire (2017), Giacomo Lariccia è un cantautore interessante, da non ingabbiare in alcuna scuola o genere artistico: spirito libero che ama volare magari scrutando la mano di una persona anziana (per immaginarsi il lavoro che svolgeva da giovane) o riflettere filosoficamente sul passare delle stagioni, perché ad alcune cose solo il tempo potrà pensarci per renderle più luccicanti o relegarla in un angolo (o anfratto) del nostro subconscio. Della sua bravura se ne sono accorti i tanti ospiti che 10 Dieci propone, da Petra Mangoni e Ferruccio Spinetti a Peppe Voltarelli, da Erica Boschiero a Finaz, da Francesco Fry Moneti a Alessandro Gwis: ospiti anche il percussionista senegalese Honoreì Kauadio o Ange e Silvye Nawasadio, cantanti congolesi.
Tracklist di questo disco: Limiti, Ci penserà il tempo, Le Deserteur, Scendo pedalando, Sessanta sacchi di carbone, Mi tradirai, Parole, La mano di un vecchio, Come sabbia, I’m not alone, L’attendente cancione in bicicletta, Bruxelles, Sempre avanti, Liberi, Ricostruire, Senza farci del male, Tremenda voglia di vivere, Canzone del melograno.
Giacomo Lariccia – 10 Dieci (Avventura in Musica / Salty Records AVM 2301)
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