La storia di Brown Eyed Girl, uno dei brani di maggior successo di Van Morrison. Una volta scioltisi i Them, Van The Man ha pronte nuove canzoni e…
È l’estate del 1966. I Them, rock band nord irlandese capitanata da Van Morrison, si trovano in tournée negli Stati Uniti dove stanno riscuotendo un grande successo. Per tre settimane sono al Whiskey-A-Go-Go di Los Angeles e ogni sera ad aprire i loro concerti c’è un giovane gruppo californiano con un cantante che ha lo stesso cognome di Van. Si chiama Jim Morrison e con il suo gruppo i Doors, l’ultima sera ha dato vita a una jam session su “Gloria”, la hit della band nord irlandese.
Intanto però i Them sono costretti a tornare in Irlanda: visti scaduti e lite con il manager. Verso fine anno la band si scioglie, ma Van Morrison ha pronte nuove canzoni. Accetta la proposta del songwriter newyorkese Bert Burns che ha aperto una nuova etichetta, la Bang Records, e che gli offre un contratto. Così Van The Man vola a NYC e inizia a registrare diversi brani, il più accattivante dei quali si chiama “Brown Skinned Girl” e parla dei ricordi di una bella storia d’amore tra il protagonista e una ragazza (presumibilmente di colore) in un ambiente bucolico.
Per qualche scherzo del destino (o perché qualcuno dice fosse politically correct fare così) la canzone cambia titolo in “Brown Eyed Girl“. L’arrangiamento caraibico, quasi calypso, voluto da Burns non piace a Van Morrison che lo considera troppo commerciale. Ma il successo ottenuto dal brano gli fa cambiare idea anche se, in seguito, lo stesso Van Morrison confesserà di aver scritto almeno 300 canzoni più belle di “Brown Eyed Girl”. La liaison con Bert Burns finisce male: il contratto risulta truffaldino e Van non vedrà mai un soldo. Qualche mese dopo, il 30 dicembre 1967, Bert Burns muore di infarto: aveva 38 anni.