Renato Caruso sposa la scienza in Thanks Galilei

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E’ online il video di “Thanks Galilei (2 PM)”, il primo singolo del musicista e compositore Renato Caruso estratto da “Thanks Galilei” il suo nuovo album “solo guitar”, disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download.

Il video è stato registrato presso il Treehouse Lab – recording studio di Lodi, per la regia dello stesso Renato Caruso, il montaggio di Alessandro Scarpinato e la registrazione, il mix e il master a cura di Daniele Valentini. Così come i precedenti dischi di Renato Caruso, “Pitagora pensaci tu” e “Grazie Turing”, il singolo e l’album sono un omaggio alla passione che il musicista nutre per il binomio musica – scienza. L’album, infatti celebra la famiglia Galilei, sia Galileo che il padre Vincenzo, i primi a parlare di relatività. Vincenzo Galilei, celebre musicista del 1600, fu un vero e proprio rivoluzionario a partire dall’odierna scala musicale fino alla nascita dell’Opera. Con “Thanks Galilei (2 PM)”, Caruso vuole esprimere la sua teoria del “relatività musicale”, secondo la quale, oltre alla musica (armonia, melodia, ritmo, parole), esiste un’altra variabile: il tempo. «La musica è da sempre un mistero, forse alchimia tra note, ritmo e qualche ingrediente che ancora non conosciamo. Eppure, di una cosa sono certo: l’emozione percepita dall’ascolto di un brano varia dal momento in cui l’ascolti”, afferma Caruso, “Questo è un altro aspetto affascinante dell’arte. Proviamo a spostare la nostra visione del mondo musicale dalle note al momento in cui si ascolta una canzone. Perché bisogna andare ad un concerto di sera e non alle nove del mattino o in pausa pranzo? Introduciamo, quindi, una nuova variabile nella musica, il tempo, ma non inteso come ritmo, ma l’esatto momento della giornata in cui si fa musica. Galileo Galilei parlava di relativismo in quanto il movimento dipende dall’osservatore, per me la musica dipende dall’ascoltatore: questo è ciò che definisco relativismo musicale».

Renato Caruso, classe 1982, suona dall’età di 6 anni: chitarra e pianoforte sono i primi strumenti ai quali si avvicina. Il chitarrista e compositore lavora per cinque anni presso l’accademia musicale di Ron, “Una Città Per Cantare”, come docente di chitarra classica, acustica ed elettrica, teoria e solfeggio, informatica musicale e responsabile web. Renato Caruso nel corso della sua carriera si esibisce con artisti del calibro di Ron, i Dik Dik, Red Ronnie, Alex Britti e Fabio Concato. Nel 2015 pubblica il suo primo libro “LA MI RE MI” (Europa Edizioni): un breve saggio-discorso sulla musica e il suo intreccio innovativo con le tecnologie informatiche. Nel 2016 esce il suo primo album di chitarra acustica “ARAM”. Il chitarrista crotonese è l’inventore del genere musicale “Fujabocla”, che mescola vari stili musicali, tra cui il funk, il jazz, la bossa nova e la classica. Nel maggio 2018 pubblica il suo secondo album solo guitar “PITAGORA PENSACI TU”. A luglio dello stesso anno apre il “Fiuggi Guitar Festival”, il più importante festival chitarristico d’Italia, a settembre si esibisce nell’ambito del “City of guitars”, il prestigioso festival internazionale dedicato alle sei corde di Locarno (Svizzera) e ad ottobre è tra gli ospiti del “MEI- Meeting delle Etichette Indipendenti” di Faenza (RA). Nel marzo 2019 apre una data di “Off the record” (la serie di concerti di Francesco De Gregori al Teatro Garbatella di Roma). Nel 2021 ha pubblicato “GRAZIE TURING” (Believe), il nuovo album solo guitar, colonna sonora perfetta per immergersi nella lettura dell’ultimo libro, “# DIESIS O HASHTAG?” (OneReed, 2021). Nel 2022 ha messo in vendita i suoi primi tre NFT– Non Fungible Guitar (9 AM), Non Fungible Guitar (11 AM), Non Fungible Guitar (11 PM) – legati a un concetto che Renato ha sviluppato, ovvero il concetto di “RELATIVITÀ MUSICALE”. Renato Caruso è compositore echitarrista per diversi artisti. Attualmente lavora presso diverse accademie come docente di chitarra classica, acustica, T&S e informatica musicale.

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