Coppia artistica e di vita, li incrociamo di ritorno dall’Università di Padova, nuova tappa dei loro spettacoli che abbracciano poesia, musica, lotta sociale e che spesso portano le donne ad essere protagoniste! Donatella l’anno scorso è stata nominata Socia Benemerita dell’onlus Vincere il Dolore, proprio perché il suo impegno ha anche il compito di curare il malessere nato da quelle pagine strappate dal grande libro della storia. Antonio Desantis è l’autore della bella foto che li ritrae!
Buongiorno Donatella e buongiorno Marco: ma eravate a Padova qualche giorno fa? Donatella = Buongiorno Giancarlo, sì e per un invito prestigioso di Barbara Gori, docente di Lingua e Letteratura Portoghese. Abbiamo inaugurato con lo spettacolo Saudade il Festival AvvicinaMenti nel bellissimo Chiostro del Beato Pellegrino dell’ Università di Padova. Cantare il Fado davanti ad un pubblico specializzato e alla presenza del poeta Manuel Alegre (una figura di portata mondiale, voce della resistenza e della lotta alla dittatura in Portogallo) è stato a dir poco emozionante. Non dimenticherò il suo abbraccio commosso. La sua dedica che mi riempie di orgoglio è nel cassetto insieme a quella del Maestro Saul Cosentino. Marco = Padova è stata una esperienza entusiasmante. Dal Teatro di Cestello a Firenze, dove ormai da anni io e Donatella siamo di casa, portare Saudade davanti ad un pubblico quasi del tutto portoghese è stato un momento emozionante e una bella sfida. Ho curato gli arrangiamenti dei brani ed è stato un lavoro molto impegnativo. Il fado (come il tango) ha un linguaggio specifico.
I vostri spettacoli abbracciano fasi creative diverse, ma anche mondi assai distanti tra loro .. Marco = Si parte da un’idea, da un’intuizione che poi diventa un progetto condiviso che attraversa varie fasi creative. La capacità di Donatella di cantare in tante lingue (e la naturalezza con cui riesce a padroneggiare mondi culturali distanti tra loro), sposa perfettamente e stimola la mia ricerca musicale. Con lei ci dividiamo i compiti per poi condividere e intrecciare i percorsi. Io mi occupo principalmente degli arrangiamenti dei brani. La cosa interessante è accogliere generi musicali diversi e reinterpretarli secondo la nostra propria sensibilità e il nostro stile di esibizione. Donatella = Mi sveglio con un’idea, come un lampo .. e da li nasce il desiderio di realizzarla. E comincio a torturare Marco ! Amo scrivere i testi degli spettacoli e costruirne la struttura portante, cercando un equilibrio tra le parole e la musica. La scelta dei brani diventa fondamentale per la creazione di un percorso armonico ed emotivo. In questo, io e Marco siamo sempre in perfetta sintonia.
Esattamente un anno fa ho avuto l’onore di presentarvi al Teatro dei Salesiani di Firenze per una manifestazione a favore dell’onlus Vincere il Dolore: che ricordi avete? Donatella = Un ricordo prezioso e indelebile. Onore tutto nostro. Bandiera sconosciuta conquistò il caloroso pubblico dei Salesiani e fu una grande sorpresa e una gioia per me ricevere il titolo di Socia Benemerita di Vincere il Dolore onlus. Una grande umanità condivisa, raccontando le frontiere raggiunte per la lotta e la prevenzione al dolore.. Marco = E’ stata una bellissima esperienza: ricordo che esordimmo con un canto armeno che emozionò subito la platea. Pubblico e persone meravigliose da Don Gino Berto al dottor Paolo Scarsella.. per non dimenticare quel grande attore di Riccardo Polizzy Carbonelli.. e la bravura di Vincenzo Incenzo! Ci siamo sentiti subito a casa.
Sia io che voi collaboriamo con l’Associazione Lucana a Firenze: mi sembra una grande famiglia e con tanta voglia di frequentarsi … Marco = Da fiorentino conoscere una regione come la Basilicata ha significato amarla da subito, per tanti motivi e l’ associazione dei lucani a Firenze rappresenta ormai un punto di riferimento culturale importante sul territorio. Donatella = Sono felice di far parte di questa grande famiglia che nutre costantemente di linfa vitale il mio .. il nostro essere lucani. Attività sociali e culturali di rilievo grazie alla sinergia del direttivo e la presidente Antonella Di Noia. . Ma voglio menzionare qui la tua recente e toccante iniziativa: aver ricordato con un evento (che ancora mi commuove) Vincenzo Ponticiello (comune amico e bassista dei Dennis and the Jets) a tre anni dalla sua scomparsa. La sala della BiblioteCanova era strapiena di anime e commozione.
Partiamo da questa bella (e recente) esperienza a Padova per guardare al futuro: su cosa vi state concentrando? Donatella = Sicuramente una prossima tourneè , vedremo se in Giappone o Argentina. ma c’è nell’ aria un progetto molto importante e impegnativo che speriamo di portare in scena a primavera 2024. Poi mi piacerebbe conoscere un artista italiano molto amato all’ estero al quale penso sempre quando canto la traduzione italiana del fado Vou dar de beber a dor, diventata La casa in via del Campo: mi riferisco a Franco Simone che nel lontano 1978 la inserì nel suo album Paesaggio. E’ un musicista poco compreso in Italia, ma con un enorme successo internazionale. Marco = A parte i concerti della stagione estiva e anche una meritata pausa di riposo, un progetto mi sta a cuore da molti anni e ci stiamo mobilitando per realizzarlo. E’ un impegno notevole, non posso dire nulla ma incrociamo le dita! E poi.. si continua a studiare!
Suadade, fado e Basilicata: intervista a Donatella Alamprese e Marco Giacomini
Tempo di Lettura: 4 minuti