Blues desertico e cinematografico per il nuovo capitolo dei The Last Drop Of Blood. Produce Shawn Lee.
I veronesi The Last Drop Of Blood sono una delle formazioni italiane con maggiore attitudine internazionale degli ultimi anni. Lo conferma questo secondo album, dove la formazione si riduce a quintetto, con il leader Francesco Cappotti che si occupa di tutte le partiture di chitarra.
Rispetto all’ottimo esordio che porta il nome del gruppo, uscito conque anni fa, le otto tracce di questo nuovo capitolo, si muovono flemmatiche in una direzione blues, prima presente, ma ora dominante. In questo spazio sonoro, che si pone come punto di incontro tra il Mark Lanegan solista e il percorso acustico degli Alice In Chains, i TLDOB si muovono agili, spinti dalla voce cupa e fiera di Carlo Cappiotti. Tuttavia ad emergere non è solo il classico binomio del rock, chitarra e canto, ma l’intera formazione, che imprime un sound personale, con inserti di tastiere e pianoforte, che infondono spettrali passaggi gotici, tra paludi e riti voodoo.
In tal senso i brani simbolo sono “Love Funeral” e “Thirty Holes”, che avanzano con fare lugubre, rievocando misteriose e confuse visioni stile “Twin Peaks” del maestro David Lynch. Mentre l’apertura di “Till I’M Buried”, impastata di chitarre e armonica, disegna alla perfezione il sound polveroso del gruppo.
“Feeling Good” che suona come un folk blues che musica i versi de “L’antologia di Spoon River”, si distingue per la presenza di Shawn Lee, che come per il debutto, ricopre il fondamentale ruolo di produttore, infondendo all’album il carisma e l’esperienza di chi ha lavorato con giganti quali Jeff Buckley e Amy Winehouse.
“Don’t Let Your Head Keep Telling Lies” e “Postcards from a Ghost Town” sono forse quelli che più di tutti si avvicinano al concetto di classici pezzi rock, con tanto di cantato melodico e coro che si ricorda. “What If” ha un’atmosfera grunge che incanta, mentre nella conclusiva “Blood Everywhere (Season II Theme)” si torna al tema centrale del disco: il blues notturno insanguinato, dove gli interventi vocali dell’ospite Andrea Chimenti, conferiscono una cappa tombale, consegnandoci la certezza di un lavoro fuori dagli schemi rodati di tanto rock attuale.
“Season II” è un album originale e fuori dagli schemi, dove il blues desertico incontra le foreste, consegnandoci un senso di meraviglioso spaesamento.
“Season II” uscirà domani 28 aprile 2023 per Vrec con distribuzione Audioglobe, su CD, LP e nel formato fonostampa: una vera e propria stampa d’arte su carta Mohawk 324 grammi, con un’illustrazione originale e il QR code per scaricare l’audio in alta qualità in tiratura limitata. Un ulteriore tocco di classe e di originalità.
“Season II” verrà presentato domani alle Cantine dell’Arena di Verona, con inizio alle ore 21. Ospite speciale: Andrea Chimenti.
The Last Drop of Blood attualmente sono composti da Francesco Cappiotti (chitarre e illustrazioni grafiche), Carlo Cappiotti (voce), Chris Meggiolaro (basso), Claudia or Die (sintetizzatori) e Michele Martinelli (chitarre). Alle registrazioni hanno partecipato anche Simone Marchioretti (batteria) e Andrea Ferigo (chitarre).