Il libro che racconta l’epopea del reggae in Italia da uno dei suoi protagonisti – Il reggae in Italia, dal finire degli anni ’80, ha una sua gazzetta ufficiale ed un suo imponente ambasciatore: la fanzine Rasta Snob, “rasta” per chi ama la musica reggae e “snob” perché coinvolge anche chi magari sembra snobbarla, ma poi, in qualche modo, ne condivide il messaggio, e si lascia trasportare dai suoi suoni vellutati e decisi, così carichi di messaggi. La fanzine diventa presto il punto di riferimento di tanti appassionati e Steve Giant, con i suoi oltre due metri d’altezza, ne è il trascinatore e instancabile messaggero. Oggi Steve Giant, insieme all’amico Andrea Manzo, giornalista televisivo, telecronista e collaboratore de Il Gazzettino di Venezia, nonché fondatore dei Fahrenheit 451, con il supporto di Sara Parolai, apprezzata per la sua biografia “LKJ” della stessa casa editrice, di Linton Kwesi Johnson (cantante e poeta giamaicano, noto per essere stato il pioniere del genere dub poetry), ci accompagnano in un lungo viaggio musicale in levare.
Steve Giant è il fulcro su cui si muove il “rasta snob movement” sin dagli albori del reggae in Italia, seguendo la carriera del fratello cantante, King I-Roll con i gruppi veneziani Puff Bong e Pitura Freska, attraverso i concerti organizzati in oltre trent’anni, da Yellow Man a Steel Pulse, da Ziggy Marley al Marghereggae, passando dal Rototom Reggae Sunsplash ai primi programmi radiofonici condotti su Radio Base. Tanti sono i concerti seguiti, organizzati e promossi in tutta Italia, tante le feste, gli eventi, le serate dove Steve Giant & Rasta Snob si dedicano totalmente alla diffusione di questa meravigliosa musica, dal novembre 2018 eletta “Patrimonio Unesco dell’umanità”. “Rasta Snob”, non è solo un libro ricco che raccoglie testimonianze e ricordi, che riprende fatti già narrati nella fanzine, ma è una specie di compendio ed allo stesso tempo di amplificatore della storia del reggae in Italia, che nelle sue oltre duecento pagine, vuole testimoniare il grande amore di questo “Gigante Buono” per una musica e una cultura a cui ha dedicato l’intera esistenza. Un libro (edito da Officina di Hank, 230 pagine, 17 €) che comincia nel 1988 ed è una carrellata di emozioni e vibrazioni positive, concerti, aneddoti, viaggi, ricordi, incontri. Un reportage straordinario rossogialloverde a cui, se vogliamo trovare una piccola pecca, avrebbe giovato un più ampio supporto fotografico. Se amate i suoni in levare o ne siete semplicemente incuriositi, questo è un libro che non dovete perdere.