Su Radio Free Music Web si ascolta il suo programma Ti Ascolto, ma noi l’abbiamo conosciuta alle presentazione del libro sui cantanti toscani al Festival di Sanremo (coordinato da Paolo Mugnai e pubblicato da Felici Editore), perché a lei il gradito compito di scrivere di Andrea Bocelli. E’ un fiume in piena e sprizza energia positiva: per questo ci è venuto voglia di intervistarla …
Sara buongiorno … sono Sarah: volevo farti i complimenti per il tuo articolo su Bocelli e sapere come sei stata coinvolta in questo libro di Paolo Mugnai … Cara Sarah, innanzitutto grazie a voi per questa meravigliosa opportunità: Paolo Mugnai mi ha contattato intorno alla fine di Settembre per chiedermi se avessi potuto/voluto partecipare al libro Sanremo, che passione! I cantanti toscani al festival della musica leggera italiana che reputo davvero interessante: non solo per le grandi firme che hanno preso parte alla stesura di questo testo, ma anche perché mi è stato assegnato uno dei cantanti a cui tengo di più, sia affettivamente che artisticamente: Andrea Bocelli. Interprete toscano che ho conosciuto personalmente alla fine di Luglio del 2015 (durante una conferenza stampa a Firenze) per parlare del suo concerto che si sarebbe tenuto, da li a poco, a Lajatico (Pisa) nella sua città natale. Quell’articolo mi ha portato davvero fortuna. Non solo perché ho avuto modo di conoscere Paolo che mi ha coinvolto attivamente nel libro ma, anche perché, qualche giorno dopo che il mio articolo fu pubblicato, mi contattò l’ufficio stampa di Andrea Bocelli per ringraziarmi del titolo: “Andrea Bocelli, la voce più bella del mondo… A Lajatico una grande magia”. All’epoca, il suo ufficio stampa era curato dal dott. Marcello Giannotti che mi ringraziò. Nel capitolo dedicato al maestro Bocelli, non c’è soltanto una cronologia che riguarda alcune delle sue tappe professionali ma si dovrebbe evincere (o almeno lo spero) stima ed affetto verso un grande artista che con la sua voce, ha letteralmente, incantato il mondo. Me per prima, con “Il mare calmo della sera” del 1994 con cui vinse Sanremo nella categoria “nuove proposte”.
Il nostro coordinatore Giancarlo Passarella ha partecipato con te ad alcune presentazioni di questo libro e ti ha descritto in maniera positiva, specialmente quando eri circondata da bambini … Giancarlo Passarella, oltre ad essere un grande professionista del settore, è una persona sensibile, “empaticamente critica” ed attenta. Queste qualità gli hanno permesso di sviluppare “un settimo senso” (come lo definisco io), che gli permette di inquadrare le persone in un breve lasso di tempo. Ad una delle presentazioni del libro: “Sanremo, che passione!” a Firenze, nel quartiere in cui abito tutt’oggi, grazie all’amicizia e alla collaborazione delle titolari della “Cartolibreria 2.0”, ho organizzato una presentazione dedicata – anche – ai bambini della mia classe. Alcuni di loro, nonostante abitino a Calenzano, sono intervenuti per ascoltare la loro maestra e gli altri giornalisti presenti. Tra una patatina e l’altra, una sorseggiata di Coca-Cola e qualche caramella, hanno apprezzato un pezzo di storia della musica italiana, insieme ai loro genitori. Difatti il mio primo lavoro è quello di insegnante di scuola primaria. A scuola, non ero una studentessa che brillasse molto nella sfera delle varie discipline. Ho apprezzato, solo con il tempo, quanto la scuola sia un valore aggiunto nella vita di ognuno di noi. Proprio per questo motivo ho deciso di dedicare la mia vita alla scuola: chi meglio di me, che l’ha odiata e poi amata alla follia, può essere d’aiuto ai bambini? Sento nel mio cuore questa missione.
Il tuo blog dedica molto spazio agli esordienti, così come il tuo programma radio … Ehi Sarah, ma sei davvero preparata! Grazie per la domanda. Sì, seguo con molto piacere e passione tutti gli esordienti e gli emergenti, sia attori, cantanti ed artisti a 360°: in qualche modo mi rivedo in loro anche adesso: sebbene non sia più una ragazza, anzi quest’anno sono 40! Il mio blog ha compiuto 2 anni. Il programma settimanale che conduco su “Radio free Music web” si intitola “Ti ascolto”. È un contenitore che dura circa mezz’ora, dedicato ad un ospite che racconta la sua arte attraverso un libro, una canzone, una poesia o uno spettacolo. Recentemente, è stato anche mio ospite Ciro Caravano, uno dei leader dei “Neri per caso” che mi ha fatto capire che spesso, le cose più belle, sono quelle che si vivono al di fuori dei riflettori della televisione. Un ringraziamento speciale va ad Ignazio Ciulla, direttore di “Radio free Music web” che ha creduto subito in me: sia nella mia voce che nelle mie idee. Aiutandomi, giorno dopo giorno a migliorare sia nello speakeraggio che nella conduzione. La radio, lo scorso 15 ottobre a Segrate (MI) ha organizzato un evento di beneficenza a sostegno di AIDO (associazione italiana per la donazione degli organi) a cui sono fieramente iscritta ormai da qualche anno. Ho presentato questa indimenticabile serata in compagnia di Simone Gallo, conduttore ed attore che ha lavorato anche nella trasmissione tv “Colorado Café”.
Sara Morandi donna e Sara Morandi scrittrice: riescono le due realtà a convivere? Hai qualche hobby che riesci a coltivare? Sara Morandi è una donna che scrive: quindi una non può esistere senza l’altra. Direi che il mio primo hobby, in assoluto, sia quello scrivere. A seguire quello di leggere (soprattutto, libri dedicati al mondo dell’infanzia), altrimenti non sarei un’accettabile scrittrice. Viaggiare ma per scoprire l’Italia in quanto ho avuto il privilegio, in passato, di visitare molti paesi all’estero. Ascoltare buona musica: dalla musica melodica fino a quella jazz e blues; dal rap fino al reggae. Strimpello la chitarra, anche per aiutarmi nella mia attività di docenza (i bambini adorano la musica) e qualche volta, tento di suonare qualche brano di Lucio Battisti. Indiscutibile ed eterno genio, talvolta un po’ incompreso, che ha avuto la fortuna di incontrare nel suo cammino, un altro genio: il sig. Giulio Rapetti, in arte Mogol. Insieme hanno creato un duo artistico che ha sfornato, a mio modesto parere, alcune tra le più belle canzoni del mondo.
Oltre Bocelli, quali sono gli artisti che ti hanno stregata da giovane? Quali invece i cantanti di ora che più ti convincono? Sicuramente Laura Pausini nel 1993 è entrata nel mio cuore per non abbandonarlo più. L’hanno denominata “La voce di velluto” e su questa affermazione sono assolutamente d’accordo. Michele Zarrillo, insuperabile, emozionante, un artista “da brivido”, elegante. Renato Zero, unico e splendido in ogni sfaccettatura. Tiziano Ferro esemplare: sia artisticamente che umanamente. Vasco Rossi, genuino, un cantastorie rock ineguagliabile. Jovanotti, superbo nel suo genere, profondo nelle sue note. A livello cinematografico sono “innamorata” di Leonardo Pieraccioni che ho avuto la fortuna di incontrare ed intervistare in più occasioni anche grazie alla fondazione “Cure2children” che seguo in qualità di giornalista, per tutto ciò che fa per la salute e il benessere dei bambini. Attualmente, apprezzo LDA, che definisco un rapper dal taglio melodico, Mr. Rain, rivelazione dell’ultimo Sanremo a cui auguro una bella carriera, un giovane che merita. Noemi, con cui mi rispecchio nelle sue canzoni: se fossi una cantante, vorrei essere come lei. Indimenticabile Gabbani: innovativo e brillante. Infine, come non citare Marco Mengoni: cantante versatile, in grado di cantare in maniera sopraffina … Come se riuscisse a toccare le sue corde vocali con le mani, dalla maestria e dalla padronanza vocale che possiede.
Ti offro un viaggio su una macchina del tempo: in quale periodo vai? Chi vorresti incontrare? Un viaggio nel tempo? Sarebbe fantastico se tutto questo potesse accadere. Tornerei negli anni ’90. I miei anni: il karaoke di Fiorello, il “Festivalbar”, “Top of the top”, “Cioè” che settimanalmente ti aggiornava sulle uscite dei nuovi brani, dei nuovi film o di programma come “Non è la Rai” di Gianni Boncompagni ed Ambra Angiolini che, a soli 16 anni, si è trovata ad essere adulata da tante adolescenti con T’appartengo. Recentemente ha reinterpretato in televisione il celebre brano, sempre con un’aria sbarazzina ma con una sensibilità da donna adulta. Biagio Antonacci ed Eros Ramazzotti, altri due colossi musicali, che hanno davvero segnato la musica di quel tempo. Quando non c’erano i social, scrivevi una lettera ed attendevi una risposta. Chi vorrei incontrare? Le mie nonne che hanno avuto un ruolo importante nella mia vita e che, mi mancano tanto, ancora oggi…