E’ importante capire da dove si viene e cosa si fa. Alle volte la provenienza potrebbe essere un danno. Pensate a “One step forward, two steps back” degli Elephants in the room il loro primo disco e da poco pubblicato. Loro hanno partecipato all’ultimo X Factor. Per molti questa roba potrebbe influenzare il giudizio sul disco, per me. Al netto della cover che hanno portato al talent, per la cronaca è “Superstition”, l’album della band romana suona un buon rock con delle ottime ispirazioni che vanno dal funk al rock tradizionale, senza sciommiottare nessuno. Otto canzoni velocissime considerando i 25 minuti con arrangiamenti abbastanza originali, basta ascoltare “Baby”o il singolo “I love it”. Non sono i nuovi Maneskin ma gli Elephants in the room hanno una loro dignitiìtà.
La tracklist
- Chaos
- Should be running
- Superstition
- Baby
- J’ll be waiting
- J love it
- Something about you
- Waste of time