“Le strade, gli amici, il concerto” è il titolo di un celebre doppio album dal vivo dei Nomadi. In quel titolo c’era e c’è ancora tutto il significato e l’essenza dei concerti dei Nomadi e del loro pubblico che, ogni anno, percorre tante strade per andare ad ascoltare i propri beniamini, ma soprattutto per incontrare tanti amici. Perché il vero segreto della storia dei Nomadi è proprio l’amicizia, che tiene salda una storia lunga 60 anni.
Sabato 18 e domenica 19 febbraio 2023, dopo uno stop di tre anni dovuto alla pandemia, è tornato a Novellara (Reggio Emilia) il tradizionale “Nomadincontro”. L’iniziativa si svolge in coincidenza con quello che è il compleanno di Augusto Daolio (nato proprio a Novellara il 18 febbraio del 1947) e con un programma fitto di appuntamenti e incontri, oltre che di due imperdibili concerti dei Nomadi. Il grande teatro Tenda che ha ospitato l’evento è stato gremito di fans (sono state stimate oltre 10 mila presenze). Centinaia di ragazzi sono arrivati da tutta Italia per la due giorni. In tanti, tra cui molti giovanissimi, sono andati al cimitero di Novellara a deporre fiori e lasciare messaggi sulla tomba di Augusto, dimostrando un amore che lascia ancora oggi stupiti. Molti di loro non hanno conosciuto Augusto (venuto a mancare 30 anni fa), ma lo hanno eletto a “mito” e forse a lui questo non sarebbe piaciuto, ma certo da lassù li vede e sorride.
Questo 2023 è un anno decisamente speciale nella storia della band. Infatti, coincide con il 60° anniversario dalla fondazione della band. Per questo il fondatore e leader del gruppo, Beppe Carletti, ha annunciato una serie di iniziative che si svilupperanno nel corso dell’anno volte a rendere onore a un pezzo di storia non solo della musica italiana ma dell’Italia intera. Perché i Nomadi sono stati la colonna sonora dell’Italia intera, come dimostrano i numerosi concerti tenuti in ogni dove.
Caratteristica del Nomadincontro è l’assegnazione del “Tributo ad Augusto”, riconoscimento in passato destinato ad artisti della musica italiana che si sono distinti in particolari iniziative sociali. Il premio quest’ano è stato assegnato alla famiglia di Giulio Regeni, il giovane studente universitario di Cambridge rapito e torturato a Il Cairo il 25 gennaio 2016 e ritrovato senza vita il 3 febbraio. Come da tradizione l’ammontare in denaro del premio viene direttamente destinato in beneficenza. La famiglia Regeni ha scelto di devolvere il premio all’associazione culturale no profit “Euritmica”, realtà nata a Udine nel 1997 e che vanta decenni di attività nel campo della programmazione e organizzazione culturale. Una associazione che è sempre stata al fianco di Paola e Claudio Regeni e della loro legale, Alessandra Ballerini, nella lotta per la verità e la giustizia. Il premio “Nomade dell’anno” è stato invece assegnato a Metroman, il popolare cantante di strada diventato famoso grazie alle sue esibizioni nelle metropolitane di Milano e Roma. Infine, il “Premio Legalità” è stato assegnato all’ex procuratore nazionale antimafia, ex presidente del Senato (2013-2018), Pietro Grasso. L’ex senatore è stato al centro dell’incontro sul tema “Sfida allo Stato“, che si è tenuto la mattina di domenica 19 febbraio, al teatro di Novellara. Grasso ha presentato per l’occasione il suo ultimo libro “Il mio amico Giovanni”, un volume – uscito in coincidenza del 30° anniversario della Strage di Capaci – in cui racconta ai ragazzi l’amico Giovanni Falcone, indimenticabile magistrato ucciso dalla Mafia.
E poi c’è la musica. L’astinenza da “Nomadincontro” si è sentita, visto il calore e la partecipazione del numeroso pubblico presente che è stato parte integrante dei due concerti dei Nomadi. Come da tradizione i Nomadi hanno proposto due scalette leggermente diverse, con alcune canzoni imprescindibili e insostituibili e una parte invece diversa. I 60 anni di carriera del gruppo segnano il consolidamento della formazione, che si è ben cementata intorno a Beppe Carletti, da sempre tastierista del gruppo, che non ha mancato nel corso della due giorni anche il suo talento nella fisarmonica (non a caso è stato definito “il Jimi Hendrix della fisarmonica”). Oltre a Carletti sul palco Daniele Campani (batteria) e Cico Falzone (chitarra), nella formazione sin dal 1990. Quindi Massimo Vecchi (voce e basso), il polistrumentista Sergio Reggioli (violinista d’eccellenza) e, last but not least, il cantante Yuri Cilloni. Da “Come potete giudicar” a “Io vagabondo”, il concerto ha inanellato tantissimi classici, attingendo alla vasta discografia del gruppo: a brani imprescindibili come “Il pilota di Hiroshima”, “Noi non ci saremo”, “Ma che film la vita”, “Gli Aironi Neri” e “Un giorno insieme”, si sono affiancati brani come “Lo specchio ti riflette”, “Frasi nel fuoco”, “Mediterraneo” e “La settima onda”.
A latere dei due concerti, ma non per questo meno importanti, ci sono state le esibizioni di alcuni artisti emergenti. Come da tradizione il “Nomadincontro” è stato sempre un’occasione per far conoscere nuove realtà musicali. Quest’anno è stata l’occasione per ascoltare Bassa Padana, Carne, Aurora Centurelli, Veronica Surrentino, Silvia Lo, Azzurra e Freedom. La cantautrice Veronica Surrentino è arriva a Novellara dopo due anni importanti, in cui ha pubblicato una manciata di singoli ed EP, caratterizzati anche dalla collaborazione con artisti del calibro di Maurizio Vandelli e Franco Fasano. “Suonare su questo palco è stata un’emozione indescrivibile”, ha detto Veronica, “quello dei Nomadi è un pubblico importante che ogni artista sogna di avere”. Silvia Lo, cantautrice romana, è approdata a Novellara dopo aver pubblicato alcuni singoli che hanno conquistato radio e stream, tra cui “Fragile” che, come ha spiegato l’artista stessa “parla di una storia d’amore finita male”. Silvia Lo, che ha pubblicato anche un album con la Stay Record, prosegue il suo percorso che la porta anche nel mondo dell’opera lirica: grazie al suo registro vocale è stata scritturata per diverse opere, tra “L’Otello” e “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Quella di Novellara è stata un’esperienza indimenticabile anche per la giovanissima Azzurra, che sul palco del Nomadincontro ha proposto il singolo “Mai più”, tratto dal suo primo album “P.O.V.”, che nel linguaggio dei social sta per “Point Of View”, un punto di vista preciso nella storia raccontata sui social. Il vicentino Freedom, ma milanese d’adozione, Freedom è arrivato a Novellara con una lunga gavetta alle spalle. Attore e cantante, si è fatto le ossa anche nel musical con ruoli importanti in “Romeo & Juliet” e in “Fame Superstars” ha raccontato l’emozione di esibirsi “su un palco così importante, con un pubblico molto più ampio, e molto preparato”.