Martedì 7 febbraio, i “Giovani” del Folkstudio, con Luigi “Grechi” De Gregori, Andrea Carpi e Francesco “Cisco” Pugliese, presentano a L’Asino che vola di Roma (Via Antonio Coppi 12, ore 21.30, ingresso libero), la seconda edizione di “Noi non ci Sanremo”. Una serata dedicata alla canzone d’autore che propone un’alternativa agli schermi televisivi che trasmetteranno la prima serata del Festival di Sanremo.
«Ad ospitarci sarà un locale per noi importante, L’Asino Che Vola – dichiara Luigi “Grechi” De Gregori – ci guida lo Spirito del Folkstudio, quello di Harold Bradley, suo fondatore, e di Giancarlo Cesaroni, che lo diresse fino alla sua chiusura. Nelle sue diverse sedi, traballanti e a volte irregolari si innalzarono canzoni e musiche spontanee e innovative, alcune delle quali si imposero nelle più prestigiose platee italiane. Molti dei musicisti che si esibiranno in questa serata, mossero lì i loro primi passi, e non si sono fermati…altri li hanno seguiti in percorsi avari e avventurosi, ostinatamente “altri” rispetto a molte proposte musicali di oggi».
Oltre ai “Giovani” del Folkstudio, sul palco più’ di una dozzina di artisti, noti e meno noti, che vanno dai chitarristi Alberto Lombardi e Giovanni Pelosi, ai cantautori come Fabrizio Emigli e Leo Folgori, Renzo Zenobi e tanti altri. Il trio Lucio Bardi, Paolo Giovenchi, Stefano Parenti, musicisti che hanno suonato nei concerti e nei dischi di grandi cantautori italiani. E ancora artisti come Toni Turco, Tiziano Mazzoni, Francesco Manfredi, Peppe De Vena e altri; in serata anche l’esibizione di una promessa del pianoforte, come Edoardo Petretti. Spazio anche al bluegrass e allo swing condotto da Leonardo Petrucci, e non mancheranno tante altre sorprese.
Luigi “Grechi” De Gregori nasce musicalmente alla fine degli anni sessanta al Folkstudio di Roma, il mitico locale di Trastevere, che fu in quel periodo l’approdo di tutta una generazione musicale d’avanguardia (ci capitarono, fra gli altri, Odetta e Bob Dylan). Del tutto disinteressato alle mode e inguaribilmente attratto dalla musica dal vivo più che dalle sale di registrazione, pubblica dopo qualche anno il suo primo album “Accusato di libertà” (PDU 1975). Negli anni Novanta scrive “Il Bandito e il Campione”, brano portato al successo dal fratello Francesco De Gregori (Grechi, per chi non lo sapesse, è un “nom de plume”), grazie al quale Luigi Grechi si aggiudica a Sanremo la Targa Tenco nel 1993 come miglior canzone dell’anno. Sull’onda di questo successo si snodano “Girardengo e altre storie“, “Cosivalavita“, “Pastore di Nuvole” e infine “Angeli e Fantasmi“. Ha pubblicato nel 2015 una compilation delle sue canzoni, “Tutto quel che ho 2003-2013”. Nel 2017 ha tradotto “La ballata di Woody Guthrie”, un graphic novel di Nick Hayes dedicato alla vita del grande folksinger. L’anno seguente dà vita al progetto “Una canzone al mese“, che prevedeva la pubblicazione di un inedito, il 21 di ogni mese, sul suo sito web e sul suo canale Youtube. Alcuni di questi brani, rimossi dal sito e rivisitati, fanno parte del suo ultimo progetto discografico “Sinarra”, in vendita su eBay, uscito nel 2021 (qui potete leggere l’intervista di Giancarlo Passarella).