Gli irlandesi Raging Sons sbarcano in Italia con un album di prezioso synth pop moderno!
Davvero apprezzabile l’iniziativa della Vrec di guardare anche ai mercati esteri, per trovare nuove realtà da far conoscere in Italia e non solo.
E così dopo il belga Marc Ysaye, ecco i Raging Sons dalla Repubblica d’Irlanda, quartetto che si è messo in luce un paio di anni fa con alcuni apprezzati singoli e poi con questo album di esordio “20:20”, uscito nel 2021 ed ora disponibile di stampa italiana.
Undici tracce di vitale rock anni duemila che fonde synth pop, dark e melodie, con un suono classico ed allo stesso tempo attuale, che prende in prestito The Cure, Muse, U2 e Snow Patrol.
La voce di Fint Tynan è l’elemento trainante, con i compagni d’avventura Colum Kelly (chitarra), Damien Ruddy (basso) e Adam Reeves (batteria), abili nel tenere i lacci delle strutture dei brani. Tra questi spiccano i singoli “Breathe Easy”, “Tonight” e “Someone Else’ Love” e “Tonight”, accompagnati da videoclip belli ed intriganti, che dimostrano quanto la band e il suo entourage lavorino per diffondere il nome Raging Sons. Ma non da meno sono “Square One”, “Rope” e “Television”, ultimo pezzo, alimentato da un basso rotondo e pulsante, che disegna una melodia rotonda e godibile, ben diretta dal canto di Fint, che mi ha rciordato i mai dimenticati Keane.
Acclamati dalla critica d’oltre manica che ha speso parole importati per la loro musica, ora i Raging Sons sbarcano in Italia, con il loro carico di rock pulsante, oscuro e vitale. Se amate i nomi e le sonorità citati non potete trascurarli.