Esce oggi giovedì 19 gennaio il video di “Ahinoi”, primo singolo di Rareş che anticipa il nuovo album “Femmina” in uscita a marzo per Needn’t. Il video, girato tra il Friuli e il Veneto da Colibree, rappresenta il rapporto sublime con una natura spesso sconfinata e soverchiante in cui Rareş si ritrova completamente solo a ballare e a cantare “Ahinoi, ahinoi, ahinoi”, invogliandoci a entrare nel suo mondo fatto di contrasti di luci e di colori. Come in un videogioco, dove spesso esistono materializzazioni fisiche di caratteristiche interiori dei personaggi, il fiore che tiene in mano è sia oggetto di scena che coprotagonista, simbolo del lato femminile dell’artista.
Le riprese, pensate in funzione dei glitch molto accentuati nel video, si scavalcano prepotentemente l’una sull’altra per disorientare e riproporre lo stesso effetto straniante che ha la canzone al primo ascolto. Ahinoi è la vera gemma pop di un album che promette di essere multiforme e sorprendente. Ahinoi è l’ideale ponte tra il songwriting di Curriculum Vitae e Folk_2021 e il sound più elettronico del nuovo lavoro, capace di unire le due anime, in una perfetta simbiosi artistica. Già dall’intro infatti si percepisce la nuova direzione, più sperimentale nella produzione, synth grossi e abrasivi, 808, hi-hat e percussioni trap, sostenuti dalla voce inconfondibile, calda e profonda di Rareş. Nel brano, lei si sfila una mano dando inizio a una situazione surreale. Rareş racconta così la nuova canzone: “L’ho scritta mentre finivo la lettura della bibbia ed iniziavo il corano. Ero bello sbilanciato; c’è una grandissima affinità fra questi due testi sacri ma anche una lontananza astrale, e quindi vivevo un forte senso di attrazione/repulsione nell’approcciarmici. La canzone ha lo stesso movimento interno di vicino/lontano, tendere agli opposti. Le voglio bene perché dentro Femmina è l’unica che si spiega veramente per quella che è”. Rareş è un artista che non è mai uguale a sé stesso, la sua musica si evolve e si trasforma. Sempre pronto a contraddirsi artisticamente e, proprio per questo, un giovane dal talento cristallino.