In uscita per Squilibri la raccolta dedicata ad una figura chiave della cultura popolare Molisana
Figura centrale nella storia culturale del Molise, Eugenio Cirese ha dedicato alla sua terra gran parte della propria opera, sostenuta da una spiccata predilezione per il dialetto e dalla solidale partecipazione alla causa dei contadini dei quali raccoglie, con grande perizia filologica, anche le voci e i canti: tuttora insuperata, per quanto irreperibile, la sua raccolta Canti popolari del Molise, del 1953. Alla sua opera si è accostato Giuseppe “Spedino” Moffa, cantautore e polistrumentista che, figlio della stessa terra, ne ha colto appieno la ricchezza tematica e l’estrema vivacità linguistica ed espressiva. Trasponendone in musica alcune delle pagine più significative, ne ha evidenziato anche la sorprendente attualità e la loro profonda aderenza a istanze e aneliti che ancora pervadono molte delle comunità molisane. Una brillante rivisitazione sonora di un intero universo poetico ed antropologico condotta all’insegna di quelle grida di ragazzi che spesso irrompono nelle pagine ciresiane: Uauà, per l’appunto. Con introduzione di Antonio Fanelli e i dipinti di Fulvio Trivisonno, un’iniziativa editoriale promossa dal Comune di Fossalto, finanziata dal GAL “Molise verso il 2000” tramite il bando “Officine Sociali” e realizzata dall’impresa culturale e creativa JustMO’.
Giuseppe Moffa, “Uauà”, Squilibri 2022