10 romanzi in 10 canzoni per evocare l’opera singolare e straordinaria del Nobel per la letteratura
“Grazia, la madre” è un concept monografico dal respiro corale che nasce dall’appassionata e caparbia iniziativa di Stefano Starace, a cui si deve anche il complesso lavoro di sintesi e restituzione in versi ad alta densità dell’opera della scrittrice sarda. A dare corpo a donne, uomini e paesaggi inscritti a fuoco nel drammatico ciclo del vivere è la voce espressiva di Claudia Crabuzza, sensibile cantautrice figlia della stessa terra, degli stessi miti e della stessa identità. Di canto in canto, come di pagina in pagina, sfilano così davanti ai nostri occhi storie di morte e d’amore, di fatica e solitudine, di gente che non mangia e di cose da niente che, a guardarle bene, sono la sostanza stessa delle nostre vite. E se a tratti l’urgenza del raccontare prevale sulla musicalità del verso, entro cui le parole sgomitano per farsi spazio, la potenza dei temi e delle immagini, veicolate con credibilità da suoni asciutti, impastati di terra e vento, scanditi dai ritmi ancestrali del respiro e del lavoro, danno al disco una credibilità e un dignitoso contegno che dispone ad un ascolto attento e dedicato.
Claudia Crabuzza, “Grazia, la madre” (Squilibri, 2022)