Nella storica reunion con Jimmy Page passa inosservato, ma poi Robert Plant ricanta “Please Read The Letter” con Alison Krauss. Il brano fa parte di “Raising Sand”, album del 2007 che vince il Grammy e convince pubblico e critica
Primavera del 2003
Robert Plant è appena uscito da un pub nella contea di Shropshire, ai confini con il Galles. Salito sulla sua auto, accende la radio e viene rapito da una voce celestiale… “E questa chi diavolo è?”, si chiede incuriosito annotandosi subito il nome di quella cantante americana, Alison Krauss che “ha una voce angelica, suona il violino da dio e interpreta canzoni emozionanti in cui si parla di dolori e gioie interiori”.
Un anno dopo, invitati a Cleveland per un concerto-tributo alla leggenda del folk blues Leadbelly, Plant e Krauss si ritrovano sullo stesso palco.
Plant è convinto che ne possa venir fuori qualcosa di buono anche se l’inizio non è esattamente promettente. Black Girl, il brano di Leadbelly scelto per quella performance non convince. Ma Plant ha un’idea: “andiamo sui Monti Appalachi a incontrare Ralph Stanley, un maestro del bluegrass”. Country e bluegrass sono la dieta sonora con cui è cresciuta Alison Krauss che, paradossalmente, istruisce Robert Plant sul da farsi.
Precisa e scrupolosa, Alison insegna al vecchio rocker i trucchi del mestiere e, soprattutto, gli fa una richiesta: “Potresti cantare le strofe dei pezzi sempre allo stesso modo, altrimenti come posso farti le armonie vocali?”
È T Bone Burnett, vecchio sodale di Bob Dylan e producer esperto e raffinato, a trovare la quadra. Seleziona 12 pezzi di pura “Americana” non famosi e li riarrangia in modo elegantissimo. Il risultato si chiama Raising Sand, un album che vince il Grammy e convince pubblico e critica. E che contiene anche un brano, Please Read The Letter, passato inosservato nel disco Walking To Clarksdale del 1998, che aveva segnato la reunion di Plant con il vecchio amico Jimmy Page.