Rientrano nelle relazioni che sin dalle sue origini il Romaeuropa Festival costruisce con le Accademie di Cultura internazionali a Roma, i due spettacoli in Prima Nazionale che si succederanno al Mattatoio il 15 e il 16 novembre: Houses of Zodiac di Paola Prestini e Jeffrey Zeigler, in collaborazione con l’Accademia di Cultura Americana e Undercover di Hannah Hartman e Daphne Narvaez, in collaborazione con l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo.
Italiana di base a New York, la compositrice e musicista , nota in tutto il mondo per la sua musica “ultraterrena.. assolutamente meravigliosa” (New York Times), è stata inserita dall’autorevole NPR tra i migliori 100 compositori al mondo, ed è una delle 35 migliori compositrici di musica classica per il Washington Post. Come afferma il Wall Street Journal, molti riconoscono a Prestini il merito di “aver spinto i confini della musica classica attraverso collaborazioni di varia natura”. Ha collaborato infatti con poeti, registi, scienziati e burattinai in opere multimediali su larga scala. Premiata di recente dall’Accademia di Cultura Americana, presenta a Romaeuropa in Prima Nazionale Houses of Zodiac: Poems for Cello, un progetto multimediale in cui le sue composizioni – racchiuse nell’omonimo album ed eseguite dal violoncellista Jeffrey Zeigler, ex componente del Kronos Quartet, – si combinano a parole, movimenti e immagini per esplorare l’intersezione tra mente corpo e natura. Prestini inanella testi di Anaïs Nin, Pablo Neruda, Brenda Shaughnessy e Natasha Trethewey, unendo mondi e immaginari tra i più disparati e riflettendo sui temi dell’essere, del divenire, della solitudine, della comunione e della libertà. Ispirato dalle esplorazioni del subconscio, il progetto prende il titolo dalle dodici case dello zodiaco come sfaccettature del sé, ed è accompagnato dal film del pluripremiato regista Murat Eyuboglu, che in precedenza ha collaborato con Prestini e Zeigler al documentario The Colorado. Un lavoro che intreccia le poesie e la musica dell’album con le immagini d’archivio che hanno ispirato le composizioni, oltre a incursioni nella danza. Girato al MASS MoCA e negli studi di Tokyo e New York, mette in scena la coreografia originale della solista del New York City Ballet Georgina Pazcoguin e l’esibizione del noto danzatore di Butoh Dai Matsuoka, membro dell’acclamata compagnia Sankai Juku accostando mondi diversi come balletto e Butoh, poesia e fotografia.
Il 16 novembre la pluripremiata compositrice e sound artist svedese Hanna Hartman, vincitrice del Premio Roma Villa Massimo 2021-2022, incontra l’artista Dafne Narvaez in UNDERCOVER, performance multimediale che svela la vita segreta sotto i nostri piedi: nei parchi, nelle strade e sotto i marciapiedi. Terza parte di una serie di opere, il progetto unisce disegni e animazioni dal vivo, elettronica e suoni incredibili di oggetti amplificati e in movimento intrecciando le ricerche visive e sonore delle due artiste. Nasce un mondo visivo e musicale costruito attraverso il campionamento di suoni in tutto il mondo sottratti talvolta al loro contesto originario e percepiti nella loro purezza per rivelare corrispondenze nascoste tra le più diverse impressioni uditive. Un viaggio magico in molteplici livelli di suoni e immagini che avvolge il pubblico all’interno di un nuovo mondo sonoro.