Lucio, i suoi dischi e i suoi amici. I racconti divertenti, malinconici, sorprendenti, di chi a quegli album ha lavorato, lo ha conosciuto davvero e ha percorso un tratto di strada insieme a lui. È in libreria “L’uomo di Piazza Grande” (pubblicato da Aereostella), curato dal giornalista e discografico Paolo Maiorino, frutto di anni di ricerca e approfondimento. Non una biografia classica ma il racconto della sterminata produzione musicale di Lucio Dalla attraverso le testimonianze e i ricordi dei suoi tanti compagni di viaggio.
Maiorino ripercorre insieme a loro il percorso artistico e umano di Dalla attraverso i suoi album, anno dopo anno, raccontando una carriera straordinaria, il mondo di Lucio e la sua poesia, ancora oggi viva, sempre di più tra noi. L’autore opera un lavoro di raccordo, dando ordine all’impressionante quantità di notizie, informazioni, dati che man mano raccoglieva, ricostruendo in modo accurato il ritratto dell’artista e dell’uomo. Maiorino, che lo ha conosciuto e ha frequentato la sua casa, per comprendere meglio il suo mondo ha anche esplorato la sua Bologna, scenario fondamentale dell’universo dalliano, e i luoghi di Lucio. Nel libro c’è un capitolo per ogni album, narrato da chi a quei dischi ha collaborato in studio, nella scrittura, alla produzione, alla realizzazione e alla successiva promozione, illustrato con foto d’epoca, alcune delle quali inedite. Pagine piene di aneddoti, curiosità e riflessioni, che tratteggiano la figura di un artista sui generis nel panorama musicale del nostro Paese e che ci restituiscono la fotografia di quarantacinque anni di musica di uno dei più grandi artisti della cultura pop italiana. Tantissime le testimonianze di artisti, musicisti, produttori, discografici, manager, fotografi, video maker. Ron (che firma anche la prefazione), Renzo Arbore, Pupi Avati, Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Samuele Bersani,
Luca Carboni, gli Stadio al gran completo (Gaetano Curreri, Ricky Portera, Giovanni Pezzoli, Fabio Liberatori e Marco Nanni), Paola Pallottino, Gli Idoli, Mario Lavezzi, Iskra Menarini, Angela Baraldi, Tony Esposito, Jimmy Villotti, Gianfranco Reverberi, Guido e Maurizio De Angelis; i produttori Alessandro Colombini, Mauro Malavasi, Roberto Costa, Bruno Mariani; Ambrogio Lo Giudice, Maurizio Biancani, il suo primo impresario e amico di una vita Tobia Righi, il giornalista Fabrizio Zampa (con Dalla nei Flippers), Paolino Piermattei e la discografica Silvana Casato, compagni di viaggio preziosi. Ma anche Beppe D’Onghia, Tullio Ferro, Luciano Ciccaglioni, Roberto Gualdi, Daniele Caracchi, Andrea Faccani, Marcello Balestra, Bruno Cabassi, Antonio Bagnoli, Simone Baroncini, e tantissimi altri. “Ho avuto il piacere, e la fortuna, di conoscere Lucio Dalla e di lavorare con lui durante la mia carriera. Per anni, prima e dopo la sua morte, ho frequentato casa sua a Bologna, in via Massimo D’Azeglio, mi sono appassionato al suo estro, alla sua genialità, al suo amore per l’arte. Ma, come spesso accade, solo dopo la sua scomparsa mi sono interessato ed entusiasmato nel ricercare testimonianze che potessero delineare un quadro più definito dell’uomo quanto dell’artista” racconta l’autore, Paolo Maiorino “Per come lo avevo conosciuto, Lucio era un visionario, costantemente proiettato al futuro e animato da un’insaziabile curiosità. Un carattere estroverso, ma anche solitario e poetico, comunque spesso sopra le righe. La sua irriverenza, quello sguardo da perenne bambino si è per sempre stampato nei miei ricordi: nel corso di questi ultimi anni ho condiviso questi ricordi e raccolto le testimonianze di tanti suoi amici e, soprattutto, dei suoi compagni di viaggio. Cosi mi sono emozionato, riso, riflettuto, divertito con loro, ho provato malinconia e un senso di profonda ammirazione per un artista immortale perché Lucio vive oggi più che mai nelle sue bellissime canzoni. Ho voluto dedicare questo lavoro alla memoria di Michele Mondella (da sempre addetto stampa di Dalla, ndr.), di cui sono
stato amico e allievo in discografia. A lui e sua moglie Silvana Casato, storica discografica, tutto il mio affetto e riconoscimento”. “L’uomo di Piazza Grande” è un libro appassionato ed emozionante, che ci immerge nell’universo di un genio del quale pensiamo di sapere tutto e che, invece, riserva ancora molte sorprese. Paolo Maiorino si è formato negli Stati Uniti, dove a metà degli anni 80 è stato corrispondente per alcune testate musicali italiane. Dal 1992 al 2021 ha lavorato per importanti etichette discografiche tra cui Emi, Columbia, Ricordi, Bmg e Sony Music. Dal 2011 al 2021 è stato responsabile del Catalogo & Strategic Marketing di Sony Legacy. Ha curato anche i contenuti editoriali di molte edizioni discografiche celebrative. Dal 2018 collabora con Mondadori, RCS e De Agostini. Nel corso dei suoi 30 anni e più nella musica, è stato autore radiotelevisivo e si è occupato di comunicazione e marketing per diversi artisti italiani