Giovedì 27 Ottobre la seconda puntata di Vincenzo Malinconico, Avvocato d’Insuccesso su Rai 1 ha convinto ancora di più: la fiction (diretta da Alessandro Angelini e tratta dai romanzi di Diego De Silva, editi da Einaudi) ha un cast ben assortito, con l’arrivo ieri di Lina Sastri nei panni dell’ex suocera Assunta dello sgangherato avvocato. Coprodotto da Rai Fiction e Viola Film, si fa apprezzare per la fotografia di Nicola Saraval e le musiche originali di Giorgio Giampà, artista già all’opera nella serie tv Il Cacciatore, con la regia di Stefano Lodovichi e Davide Marengo. Ognuno di loro copre bene il ruolo di questa squadra che (oltre alla bontà della trama) ti coinvolge anche per i colori con cui vengono enfatizzati certi squarci di Napoli, fatti di salite e discese, antri imprevisti, vicoli in cui l’umanità è palpabile, come la solidarietà tra le persone: in verità è stato girato a Salerno ed è per questo che il logo di quel Comune compare in testa ai titoli di coda! Alcuni momenti della colonna sonora riportano a temi cari a Nino Rota, quello de La marcia degli accattoni: c’è fortunatamente poca Napoli da cartolina, ma alcune carrellate (alternate a primi piani) si avvicinano al concetto del primo documentario sociale.
Lo sguardo di Massimiliano Gallo in alcuni momenti vale più di tanti dialoghi: la cartella dei documenti (unta e bisunta) attaccata al corpo, ricorda la coperta di Linus e gli permette di diventare un eroe inconsapevole, perché uomo semplice, anche se si confessa (nel dialogo con Carlo Massarini, suo amico immaginario) essere più un uomo outlet di tutti i giorni! Il Massarini di bianco vestito gli propone il maxi 45 giri Too much pressure dei The Selecter, mentre poi parte A taste of honey di Herb Alpert che ci porta l’allegria dei collegamenti che seguivano (alle 15,00 di ogni Domenica su Radio 1) di Tutto il calcio minuto per minuto con il vocione di Sandro Ciotti e la classe di Enrico Ameri.
A completare la mia personale emozione, è la visione dell’ufficio (senza segretaria e con dei vicini alquanto originali) dell’avvocato Malinconico: oltre ad avere un tavolo che non è proprio l’emblema dell’ordine (e con solo due cause da trattare) alle sue spalle presenta un quadro con la famosa colomba di Basilea, uno dei primi francobolli svizzeri mai emessi (siamo nel 1845) e dal buon valore collezionistico: siccome manca alla mia collezione, in cambio sarei disposto ad aiutare l’avvocato Vincenzo Malinconico nella gestione del suo lavoro.
L’uomo outlet Massimiliano Gallo tra Selecter, Carlo Massarini ed Herb Alpert
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