Dieci anni fa una passeggiata per il corso del nostro paesino montano lucano, parlando di metal, rock come filosofia e di prospettive future. Dall’oblio degli anni passati, emerge lui in modo prepotente e con un videoclip suonato dai Dresda Code…
Ma lei è Alex Druidocode Maphia? Assomiglia tanto ad Alessandro Mandofia … scherzi a parte, come stai? Non ci vediamo da diversi anni… Ciao Giancarlo, si è passato quasi un decennio ma ricordo la nostra chiacchierata quasi come fosse ieri, era un piacere ascoltare storie sulle tue tante esperienze a fianco del mondo della musica e poi abbiamo parlato di plagi. Sul nickname non trovo pace, il gioco di parole con il mio cognome c’è, ora uso “Alexman”, ma vorrei che ci fosse sempre un riferimento alla natura, per quanto riguarda “Mafia” è semplicemente una contrazione, che mi porto dietro da quando me l’affibiò un caro amico a Liceo: oggi lui non c’è più e faccio un po’ fatica a togliermela.
Trovo veramente tosti i Dresda Code: musica potente, idee chiare e con un messaggio di impegno civile … I nostri brani più acerbi tendevano molto a disperdersi in un un susseguirsi di melodie, l’idea di consolidare una nostra originalità ci piace ancora: stiamo cercando di fare un lavoro di sintesi ed impatto sulle nostre tre anime: melodia, etnicità e groove-metal. La tematica sociale per noi è solo una: l’ambiente!
Alessandro, ma questo videoclip che hai girato a Calvello … ma come è nato? Ero ad una manifestazione ambientalista di “N’sea Yet” alla Rotonda Diaz a Napoli, un bel posto sul lungomare, ed Ospiti c’erano due artisti: Maurizio Capone e Giancarlo Minniti, il primo è noto per la sua musica derivante da oggetti riciclati ed ha attraversato generazioni con la sue canzoni, un patrimonio partenopeo. Il secondo è un mattacchione, fornace inesauribile di energia, che trasforma oggetti industriali e monnezza in opere d’arte e oggetti d’arredo, con loro c’è la scintilla. Grazie al Comune di Calvello e la sua comunità, sono riuscito a portare a termine quest’idea ambiziosa con mezzi economici piuttosto ridotti, i non addetti ai lavori spesso non si rendono conto della enormi necessità cinematografiche, nonostante questo, prima di cedere ho cominciato a perlustrare i dintorni del mio paese di residenza e il territorio lucano, cercando set naturali e guardando fisionomie calvellesi che potessero darmi una mano per abbattere i costi di produzione, individuando in Domenico Aliano, alias Mimì, un potenziale Oste, Mario Postiglione un volto spigoloso, perfetto per uno scenario western, Marianna Tempone e Francesca Galgano una madre e una figlia che arricchissero la varietà di genere ed età, ed infine il giovane Davide Alberti nel cowboy che si ristora al bancone del Saloon. Menzione speciale per la famiglia Caruso, che con Paolo, suo fratello e sua cognata Salvatore ed Anna, i loro figli Giuseppe e Francesca, sono stati straordinari, fornendomi cavalli e oggettistica. Poi l’amministrazione, con l’assessore Roberto Tempone mi hanno supportato tanto.
So che sto facendo un torto, per non dilungarmi, a non citare tutti coloro che come potete vedere a fine video, nei titoli di coda, compaiono tra i ringraziamenti, ciascuno di loro è stato un ingranaggio importante e avranno sempre la nostra gratitudine. Oggi possiamo ammirare ‘Engineer Recycle’ grazie a tutti loro, che non è solo un videoclip, ma un idea da spargere per il mondo, una filosofia da diffondere, e questo simbolo iconografico parte da Calvello, dall’intreccio fra Lucania e Campania… auspico un film di Engineer Recycle, fortunato chi coglie, sviluppa e produce l’idea ..
Quali sono gli artisti che hai amato da ragazzo? Quali invece i cantanti o gruppi che ora ti convincono di più? Ho avuto una vera ossessione per il dualismo Hetfield-Mustaine e i loro due progetti, partiti dai Metallica poi divisi, e sono stato folgorato dal suono di Zakk Wylde chitarrista di Ozzy. Per il resto ho sempre cercato di allargare i miei orizzonti, ho fatto parte di un “bloco samba” e ascoltato musica di generi disparati, di quante più nazioni riuscivo a sentire le sonorità, tanto più si generavano nuove sinapsi. Nel main posso dire di trovare interessanti i Nothing But Thieves ..
Ti offro l’occasione di viaggiare nel tempo e ti chiedo: dove vai? Chi vuoi incontrare? Ma è un sogno per la tua band o per la tua vita privata? Per la mia vita privata non ho dubbi: vado da Nelson Mandela o Leonardo Da Vinci. Con la mia band andrei a quando i Sepultura cominciano il loro crossover con gli strumenti brasiliani.
Incontriamo Alex dei Dresda Code, engineer recycle calvellese, fan di Metallica e Sepultura
Tempo di Lettura: 4 minuti