Ispirato dalle “ragazzacce” che vedeva nei peggiori bar di Toronto (donne che usavano gli uomini per raggiungere i loro scopi), David Clayton-Thomas scrive per i Blood, Sweat & Tears “Lucretia Mac Evil”
Toronto, primi anni ’60
David Clayton-Thomas non ha avuto un’infanzia felice.
Nato in Inghilterra da una pianista e da un soldato canadese durante la seconda guerra mondiale, era tornato nel natio Canada una volta terminato il conflitto bellico.
Il rapporto con il padre è da subito molto complicato tanto che David scappa di casa a 14 anni e vive di espedienti: piccoli furti, truffe, vagabondaggio. Finisce ben presto in prigione e lì, grazie a un compagno di cella, scopre di avere un talento per la musica, ereditato probabilmente dalla mamma. Uscito di galera, frequenta la scena blues e R&B di Toronto e, dopo aver registrato una cover di John Lee Hooker, finisce a New York.
Frequenta il bluesman e, grazie alla sua influenza e a quella della folksinger Judy Collins, viene chiamato a unirsi ai Blood, Sweat & Tears, la band jazz rock blues prodotta da Al Kooper. La sua voce potente e il suo songwriting intrigante affascinano chiunque lo ascolti.
Ispirato dalle “ragazzacce” che vedeva nei peggiori bar di Toronto (donne che usavano gli uomini per raggiungere i loro scopi) scrive un pezzo destinato alla storia. Non volendo usare il nome vero di una di quelle donne, Clayton-Thomas si ricorda di un brano del jazzista Horace Silver che aveva ascoltato in radio: si intitolava Filthy McNasty. E così il suo pezzo diventò Lucretia Mac Evil…