E’ indubbiamente il più importante premio musicale europeo a sfondo civile che chiede alla musica di raccontare il cambiamento attraverso otto aree tematiche. Tra i collaboratori & partner ci sono Musa Factory, ACEP, UNEMIA e Rete Doc, Libera contro le mafie, Casa San Remo, Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto, Believe, Club Tenco, Smart, KeepOn Live, SIAE, Polizia di Stato, Michele Affidato, AFI, Billboard, Poliziamoderna. Alle ultime fasi del concorso (con un percorso di formazione e preparazione artistica in vista della finale del 15 Ottobre al Teatro Rendano di Cosenza) parteciperanno Riva (Pomigliano d’Arco NA), Heren Wolf (Montemiletto AV), Kyotolp (Bari), Vandarko (Sessa Aurunca Ce), Esdra (Palermo), Olivia Xx (Terni), Alo (Milano) Luk (Napoli). Questi gli artisti selezionati nelle audizioni live al Mood Social Club di Rende dalla giuria formata da Gennaro De Rosa, direttore artistico di Music for Change, Gianni Maroccolo, produttore e musicista, Cecilia Cesario, vocal coach, già con questo ruolo nella scuola di Amici, Maurizio Capone, musicista eco-pioneer e fondatore di BungtBangt, il primo collettivo musical-ambientalista nato in Italia e Stefano Amato, musicista e compositore della Brunori Sas.
Insieme agli 8 finalisti la giuria ha selezionato anche 2 sfidanti: sono Frenesi (Torino) e Quaranta (Pomigliano d’Arco NA) ed il 9 Ottobre cercheranno di prendere il posto di due tra i finalisti, nella corsa verso la finale. Da questo momento il concorso entra nel vivo, aprendo la fase della nota Sound BoCS, la residenza artistica nei BoCS Art, il distretto creativo di Music for Change immerso nel verde, a pochi passi della centro storico di Cosenza: una vera e propria music farm dove i finalisti, dal 4 al 15 Ottobre, potranno registrare il proprio brano in sale di registrazioni professionali e prepararsi alla finale lavorando gomito a gomito con esperti e ospiti di prim’ordine del mondo della musica che in quei giorni interverranno animando la residenza con una serie di eventi. Ciò che mi sembra logico sottolineare (come abbiamo fatto per le precedenti edizioni o parlando del bel libro Change your step, edito dalla Rubbettino) è che non siamo di fronte ad un mero contest, ma ad un percorso di vita & lavoro che si concretizza in una chiara mission: le mafie moderne sfuggono dall’immagine stereotipata di certa letteratura e la loro penetrazione è molto più subdola e scaltra di quanto si possa immaginare, come abbiamo discusso presentando Caino Vive a Palermo, il libro di Pietro Trapassi (fratello dell’autista del giudice Rocco Chinnici), assieme a Giuseppe Quattrocchi, già Procuratore della Repubblica a Firenze. Per questo chi compone una canzone deve avere un minimo di preparazione anche nel saperla confezionare e promuovere .. sempre che voglia dire la sua per migliorare la vita civile.
Music for Charge: i finalisti del Premio di Musica Contro Le Mafie
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