Brano registrato fra Torino e il Trentino, partendo dalla sezione ritmica, per poi aggiungere chitarre, fiati e strumenti a corda nelle sessioni successive. Grazie alla co-produzione di Marco Sirio Pivetti al Metrò Rec Studio di Riva del Garda, le fasi finali sono state dedicate alla cura dei suoni e dei dettagli, con l’idea di un risultato che parta da una composizione world-music, ma fortemente influenzato da sonorità acide e psichedeliche.
La dhimma era la tassa che gli abitanti non di fede musulmana erano tenuti a pagare all’autorità di governo musulmana per poterne ottenere la protezione legale. Essendo proibito portare armi, i non musulmani si affidavano alle autorità musulmane per la sicurezza personale. Di norma queste autorità facevano in modo di proteggere i dhimmi dalla violenza, ma la protezione in occasioni di pubblici disordini non di rado venne meno.
Il videoclip è totalmente astratto e lascia al pubblico la possibilità di percorrere il proprio viaggio attraverso suoni e forme inaspettate. Gli Electric Circus sono Giuliano Buratti sax, Paolo Pilati guitars, Gabriele Perrero organ / synth, Paolo Urbani drums, Francesco Cretti bass / oud, Federico Bevacqua percussion e Tommaso Santini saz. Sottolinea il nostro coordinatore Giancarlo Passarella .. Un plauso alla cover art by Stefano Grisenti ed al lavoro dietro il mixer svolto da Marco Sirio Pivetti, tra l’altro coproduttore assieme alla band!
Dhimma degli Electric Circus: groove funk, ricami blues, note jazz, psichedelia e profumi world
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