Il figlio del grande Pierangelo è cresciuto: a muso duro, sente soffiare ancora il vento ed assieme ricordiamo quel singolo uscito esattamente 10 anni fa per la mia piccola U.d.U. Ululati Records. Si intitolava Safà ed era un disco di beneficenza per l’associazione Africa nel cuore: si occupa della raccolta fondi da destinare a Rumuruti (Kenya) e ai villaggi del suo distretto con lo scopo di realizzare opere necessarie alla popolazione. Il singolo è cantato da Alberto con grande trasporto e scritto con Marco Baroni e Marco Lai. E’ la storia di una bimba irachena, in un brano dedicato ai bambini violati dalla guerra. Sullo sfondo, la Nassirya descritta dal Tenente Dott. Giorgio Alagna, ufficiale medico del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.. Il suo nome è Safa’, della guerra non sa / Con il cuore malato nel deserto lei va / Il suo sogno più grande è soltanto una vita senza bombe e mitraglie, con una via d’uscita ..
Le Poste Italiane ricorderanno presto suo padre con un francobollo: la commozione mi avvampa, perché ci sono tutti gli elementi che sono le mie passioni e ripenso ai concerti di suo padre in cui mi sono trovato a collaborare per la Morgan Music, la storica agenzia di Giorgio Vicini. Stare con Pierangelo Bertoli (prima e dopo un suo concerto) è un ricordo che ho ancora nel mio cuore…
Alberto bentrovato: posso farti i complimenti per il momento che stai vivendo? Vedo reportage sui tuoi live che mettono i brividi .. Ciao Giancarlo grazie mille!!! Il live sono la mia dimensione ideale da anni e sono contento che la gente lo recepisca. Sono partito che potevo solo fare canzoni di mio padre ma oggi le persone vengono e chiedono esplicitamente le mie. Direi che questa sia la più grande soddisfazione perché vivo i concerti come un continuum con mio padre ed ora sembra che la gente lo capisca e lo viva molto bene.
Estendo gli apprezzamenti per il Premio Pierangelo Bertoli (che hai dedicato a tuo padre): ogni anno sale di livello .. Il premio è una creatura mia e di Riccardo Benini che mi propose di farlo anni e anni fa, siamo partiti con molto entusiasmo ma senza risorse, solo i nostri nomi da professionisti e quello ovviamente di mio papà. Gli artisti però ci hanno dato subito fiducia e ci siamo davvero fatti una strada importante che ci ha portato ad essere tra i premi più apprezzati in Italia.
Permettimi un ricordo di tuo padre per quella manciata di suoi concerti a cui ho collaborato nel 1988/89: quanta pazienza aveva se tu comparivi in backstage .. Beh non solo io: solitamente l’associazione a delinquere era formata da me e mio fratello Emiliano ai quali si aggiunse Petra ma dopo almeno il ‘91 prima era troppo piccola. Certo anche per dei bambini non è semplice non vedere spesso il papà, quindi ovviamente in sua presenza eravamo… diciamo vivaci.
Come collezionista filatelico, trovo entusiasmante la notizia che hai diffuso: finalmente uscirà un francobollo a lui dedicato .. Ci abbiamo messo anni ma alla fine (grazie all’Associazione Filatelica Sassolese e ad Andrea Rossi ed Anna Ascani) siamo riusciti nel nostro intento. Ora stiamo definendo le ultime cose e tra poco il Francobollo sarà realtà. Tra le tante cose che ho fatto per ricordare mio padre questa mi rende estremamente orgoglioso e sai perché? Perché lui era solito rispondere a quasi tutte le cose che gli giungevano, scrivendo lettere fisiche a mano e mettendo i francobolli di persona. È una cosa che credo gli avrebbe fatto molto piacere.
Non vedo l’ora di collaborare di nuovo con/per te: il singolo Safà (uscito per la mia U.d.U. Ululati Records) è stato un momento che mi ha emozionato .. Il singolo è nato da un idea di testo non mia ma in collaborazione con Marco Baroni e Marco Lai, una storia vissuta in prima persona da Lai che mi ha toccato nel profondo. Si sono perse poi le tracce di Safà ma noi vogliamo immaginarcela felice con una vita migliore, infondo è quello che dovremmo sempre sperare non solo per i bambini nostri e degli altri, ma per tutti noi.
Alberto Bertoli: una intervista sassolese, umana, rock, filatelica …
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