L’ho incrociata quattro anni fa in uno studio di registrazione del Chianti fiorentino: difficile non notare il suo charme, ma praticamente impossibile non innamorarsi del suo modo di cantare e della padronanza della lingua inglese! L’ho fatta incontrare con Vincenzo Incenzo (che presentavo alla Feltrinelli Red) e poi l’ho coinvolta come presentatrice dello special tv (con la regia di Marco Bucco) fatto sull’attività del 181esimo Pegaso, il nucleo di protezione civile dell’A.N.C. Associazione Nazionale Carabinieri di Firenze. In tutte queste occasioni, ho visto Erica pronta a seguire i miei consigli: aveva capito che (dopo le tante fregature prese) era giunto il momento di fidarsi e di cominciare a conoscere lo showbiz in tutte le sue sfaccettature. Ora è il momento di intervistarla, perché ho come la sensazione che Erica … anzi Vanessa… cioè Vanessa per Erica … insomma le due sorelle si stiano mettendo in gioco in una bella (e formativa) nuova avventura.
Erica Taci bentrovata: sono curioso di sapere quali sono gli artisti che hai amato da bambina e quali invece ti convincono di più ultimamente.. Bentrovato Giancarlo, sono cresciuta con le canzoni di Disney Channel, ho visto il concerto al Teatro Verdi di Mango (l’anno prima della sua scomparsa), i musical a teatro e il programma televisivo Amici di Maria De Filippi; ho sempre ascoltato di tutto, anche in famiglia si respirava sempre aria di musica. Attualmente gli artisti in cui mi riconosco sono Ultimo, i Coldplay e Blanco.
Ogni tanto canticchio con il tuo video di Back to Black e ripenso ad Amy Winehouse: i tuoi canali social sono veramente il mezzo principale che hai per farti promozione? Penso che dopo la televisione, il mezzo di comunicazione più potente siano i social. Personalmente li utilizzo, oltre che per raccontarmi, anche per promozionare la mia musica. Ma ti ricordi che quando ci siamo conosciuti io avevo appena lanciato il videoclip del brano Confused .. ma hai mai ascoltato il brano Aria Compressa?
Ti hanno segnalata a Viareggio e con Clive Griffiths in giuria: che esperienza è stata? Tutti i festival a cui hai partecipato sono stati costruttivi per la tua crescita? È stata una bellissima esperienza, mi sono classificata seconda con un mio inedito in inglese, ma la mia vittoria è avvenuta nel backstage a fine concerto, perché Clive Griffiths è venuto a congratularsi con me, surreale ed emozionante. Penso che tutti i concorsi e le esperienze siano state utili per il mio percorso, tutto serve.
Parlaci della tua famiglia e tieni per favore conto di Vanessa, sennò si arrabbia.. Chi mi segue da anni sa che sono cresciuta senza conoscere mio padre e proprio per questo ho un rapporto speciale con i miei familiari. Mia madre è la mia prima fan e la mia sorellina Vanessa con cui adoro giocare e confrontarmi su tanti aspetti. Insieme a lei abbiamo progettato le copertine di tutti i miei singoli, e poi chi conosce Vanessa sa che “non si muove foglia che Vanessa non voglia”, piccola imprenditrice…
Cosa ti manca per fare il salto verso lo showbiz professionale? Penso che le occasioni siano fondamentali, cerco di prenderle al volo, di mettermi in gioco. Sto solo aspettando quella giusta.