La nanna di suo figlio affronta quel vento della foresta dolomitica che potrebbe emozionare Roberto Cacciapaglia: la scrittura (semplice, lineare e perciò densa di pathos) è una corsa a velocità costante tra stazioni (più o meno grandi) e tra artisti che sicuramente hanno dato qualcosa a questo chitarrista faentino, partendo da Pat Metheny per arrivare a Vincent Van Gogh. Infatti (oltre a quelle ispirazioni strettamente musicali) i brani di “Dieci lettere” colgono elementi naturalistici, letterari, pittorici e cinematografici. Tutto quello che insomma porta ad Andrea Cavina emozione e che lui abilmente riesce a mettere sul pentagramma: lo fa in una forma che a noi collezionisti filatelici piace molto ossia tramite l’invio di vere e proprie lettere, non scritte ma appoggiate su un pentagramma. Questi piccoli “message in a bottle” (tanto per citare i Police con Sting) hanno il pregio di esser facilmente compresi, intuiti e fatti propri: perché l’emozione passa dall’artista ad ognuno di noi ascoltatori, dalla sua composizione a chi ascolta in una sorta di fruizione gramsciana.
Questo il dettaglio delle 10 lettere e noterete come il titolo del brano vada a colpire l’animo di chi l’ha ispirato, ma senza un apparente legame logico o scontato. Per scoprirlo non vi resta che seguire il consiglio spassionato ed aprire il cd, gustarne il package e prendere con delicatezza il disco per immetterlo nel lettore..
1) Aria (Respiro) 3,48 a Ludovico Einaudi 2) Partenze 2,30 a Andrew York 3) La nanna di Giovanni 3,44 a suo figlio, Mozart e Matteo Carcassi 4) Estate 2,47 a Joe Hisaishi 5) Attorno al fuoro 3,33 a Turlough O’Carolan 6) Vento della foresta (Affronto) 3,31 a Roberto Cacciapaglia e alle Dolomiti 7) Alba 4,28 a Maurizio Colonna 8) Danza di una piuma 3,51 a Yann Tiersen 9) Stazioni 2,37 a Andrew York a Pat Metheny 19) 3,32 Studiando Van Gogh a Vincent Van Gogh e Federico Monpou