La copertina è di Enrico Guerrini e tra gli ospiti anche Giuseppe Scarpato e Mario Assennato, chitarristi noti per la loro frequentazione di Edoardo Bennato ed i Killer Queen. Sono 10 i fotogrammi cromatici di cui si compone un disco influenzato dalla Luna, satellite che crea normalità nei nostri animi, diviene fonte di slanci poetici, sposta le maree e ci costringe perciò a considerarla anche se priva di atmosfera e di elementi preziosi che potrebbero elevarla al rango di colonia terrestre. Diciamo allora che è inutile, ma potrebbe essere utile .. o più utile!
Il sound proposto da Cris Pinzauti va dal blues al pop italiano, strizzando spesso l’occhio al rock tradizionale e ci regala due videoclip ben fatti: il primo è sul brano Non andar via (brano prodotto da Giuseppe Scarpato) ed il secondo sul suo remake di Shock the monkey, celebre hit di Peter Gabriel con le mattonelle bianco/nere e gli scatti di Guido Harari. Dato il periodo pandemico, è bene tutelarsi con la mascherina: nel videoclip però i musicisti sbagliano e se la mettono sugli occhi (invece che sulla bocca) con evidenti simbologie filosofiche e riflessioni sulla vista che non sappiamo usare per guardare bene ed evitare inutile trappole legate alla gelosia che spesso rovina i rapporti umani. E’ stato lo stesso ex Genesis a dirci che si tratta di una canzone d’amore che descrive come la gelosia possa scatenare in una persona i suoi istinti più primordiali. Cris Pinzauti ne fa un remake garbato e riverente, considerandola un evergreen.
Moonatica è un bel disco che manca di una piccola/grande componente: un editore e/o casa discografica e/o struttura promozionale che ne esalti le potenzialità. La cover di Qualcuno mi renda l’anima rende Pinzauti lontano dal Renato Zero del 1974, ma un brano come l’iniziale Parafulmine potrebbe trovare spazio nei palinsesti delle radio piccole ed indipendenti, ma il problema è come arrivarci a farsi sentire! E’ ovvio che la promozione sino ad ora ottenuta per Moonatica è frutto del lavoro dello stesso artista, ben conosciuto nell’ambiente fiorentino (essendo passato dai Feet ai celebri Suzy Q), ma non sarebbe compito suo occuparsi di cose extra musicali e rientranti nelle public relations! In questo mi ricorda due bei dischi fiorentini come Robin Hood di Tiziano Barbafiera e soprattutto Little hard blues di Andrea Ranfagni, dignitosissimi lavori però rimasti inespressi, solo perché in riva all’Arno di rock si campa male e si continua a celebrare una Firenze musicale che si muoveva tra new wave, dark e fashion. Ma noi non siamo stati solo quello e non lo siamo neanche ora: Cris Pinzauti (essendo nato nel 1971) non ha vissuto i lustri tra fine 70’s ed inizio 80’s, ma si trova a combattere su un humus pieno di streghe, qualche Giuda e con pochi elementi per difendersi da quei fulmini che continuano a cadere .. tanto per citare alcune sue canzoni di questo bel album.
Moonatica contiene Parafulmine, Conta 1,2,3,4,5… Sex!, Non andar via, Giuda, Qualcuno mi renda l’anima, Strega, Normalità, Stanza 202, Santi come me, Shock the monkey