Come avete detto? Gli Evil? Proprio quelli degli anni ottanta che esordirono per l’etichetta olandese Rave On fattrice delle prime realizzazioni discografiche di Mercyful Fate e dei nostrani Astaroth? Accidenti…sono proprio loro! E’ incredibile il numero di band appartenenti agli anni ottanta che stanno ritornando. Ogni giorno un veterano riprende la strada album-concerti come se quarant’anni non fossero passati. Qualche volta il coming back è deludente…altre volte no. Ed è proprio il caso dei danesi Evil. Il loro “Book of Evil” è un ottimo album di Classic Heavy Metal… Ma facciamo un passo indietro. La band comincia a farsi conoscere con un demo-tape registrato nel 1983. Ma è con il loro leggendario EP “Evil’s Message” dell’anno dopo. Sfortunatamente nel 1985 la band si scioglie per riformarsi solo nel 2015. In quel periodo pubblicano finalmente il tanto atteso “Shoot Messenger” seguito dal nuovo album “Book of Evil”. Il disco si presenta molto bene anche perché registrato sotto la cura di un nome di prestigio nel producing internazionale. Mi riferisco a quel Tue Masden conosciuto per i suoi pregevoli lavori per Meshuggah, Artillery e The Haunted fra l’altro. L’album è bello tosto. Heavy Metal classico dove l’influenza dei Judas Priest è marcata, ma giocata su un registro di grande armonia e forza cristallina. La prova dei musicisti è al top a partire da quella del talentuoso vocalist Martin Steene conosciuto per la sua militanza in Iron Fire e Force of Evil. Un album per i defender che invita a un bel headbanging. Let’s the Evil rule your mind!!!
Tracks-list:
- Intro (a terrible thing);
- Divine conspirancy;
- Evil never dies;
- Future denied;
- The raven throne;
- King of the undead;
- Beyond mind control;
- Sanctuary;
- Storm warning;
- Evil Message;
- Book of evil.
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