Ho assistito ieri alla presentazione a Villa Montalvo a Campi Bisenzio, ma per Bruno Santini ed Alessandro Bini ci sono diverse presentazioni in giro per la Toscana. Il fresco ci ha fatto bene al fisico, ma a riempirci l’anima è stato lo spettacolo (perché di questo si è trattato) offerto dai due autori, accompagnati dal garbo chitarristico di Paolo Cerri. Il bel libro (edito dall’attiva Sarnus del gruppo Polistampa dell’editore Antonio Pagliai) è strutturato in modo semplice e ben si adatta al formato tascabile, così da essere letto (divorato, raccontato, consigliato) anche in diversi momenti della giornata: ma non fatevi ingannare dal suo package, perché quello che conta è il suo contenuto.
Bruno Santini non ha fatto altro che aprire la sua scatola dei ricordi ed estrarre (come fa un mago dal canonico cilindro) varie memorabilia ed illustrarci quali ricordi siano ad esse legati: questa fase di rimozione psicologica nello show di ieri è stata donata al numeroso pubblico con il suo inconfondibile stile attoriale, arrivando financo a canticchiare i vari motivi musicali che costellavano i caroselli dei favolosi anni ‘60. Premesso che in copertina c’è proprio lui adolescente che accenna un passo di twist, chi ieri ci ha meravigliato è stato l’altro autore: infatti di Alessandro Bini erano noti i recenti successi editoriali, ma conoscevamo il suo serioso ruolo da editor proprio per il gruppo Polistampa. Nel libro a lui il compito di agganciare i ricordi del boom economico all’attualità, trovando nessi e connessi, similitudini ed evoluzioni: un compito in verità assai arduo se fatto con superficialità o per sentito dire, ma Bini ha superato queste pericolose derive arrivando a tratteggiare comportamenti umani che altrimenti rimanevano patrimonio dei sociologi. Nello spettacolo di ieri sera, con indubbio potere di sintesi è riuscito a mostrarceli, strappandoci anche dei sorrisi, piuttosto che sguardi velati di curiosità.
Ad introdurre l’evento Franca Frati (presidente della sezione soci Unicoop di Campi Bisenzio) e l’assessora Monica Roso. L’aspetto conviviale si è completato con un rinfresco offerto a tutti.