Esce in questi giorni il seguito del disco “Delle Inutili Premonizioni. Venti Anni di Misconosciuto Tascabile”
Il secondo volume dei “Fleurs” di Benvegnù è un affettuoso e vibrante tributo alla new wave e dintorni, con riletture di brani pescati da un repertorio che spazia dai Joy Division ai Roxy Music, dai New Order a Peter Murphy.
Il materiale è inquadrato da uno sguardo partecipe e indulgente, dall’altezza di quel crinale della vita che permette di abbracciare in un unico gesto il futuro e il passato, filtrato dall’esperienza e dalla consapevolezza. Non c’è spazio per l’antiquariato o per le stoviglie color nostalgia: ciò che esce dai solchi (ormai virtuali) del disco è il piacere di rituffarsi nel proprio romanzo di formazione, senza più il bisogno di precisare, confrontarsi, dissimulare o prendere le distanze.
«Alla base della scelta di ridare voce a dei brani iconici c’è la necessità di creare uno spazio dove ricercare una propria identità, dove scrivere, suonare e dare una risposta fuori tempo e fuori luogo al presente così da immaginare un nuovo futuro».
Paolo Benvegnù
E a conferma del fatto che l’appetito vien mangiando, il cantautore gardesano ha annunciato il lancio di un nuovo crowdfunding per la realizzazione di un documentario sulla New Wave.
Il piatto è di prima qualità. Assaggiare per credere.
Paolo Benvegnù, “Delle Inutili Premonizioni. Venti Anni di Misconosciuto Tascabile. Volume 2” (Officine della Cultura / Materiali Sonori, 2022)