Gloria Campaner (ideatrice del festival) si ispira al capolavoro di Hemingway ed enfatizza la complicità che si può creare tra arte, silenzi, emozioni e natura. Ha infatti dichiarato .. La trasversalità è un modo per comunicare su diversi livelli. Come pianista nel mio percorso ho sempre creduto nella contaminazione tra generi e arti e FIESTA! realizza questa visione. Credo che faccia parte di un generale approccio alla vita, quello di considerare l’unitarietà del tutto, di vedere l’Arte riflessa nella Natura e contemplare la sua molteplicità come parte di un’unica forma, la Bellezza, la Vita. Accostare diversi linguaggi è una delle tante possibili vie per avvicinare le persone all’Arte ed io penso che la Bellezza sia un diritto universale ..
Villa Carlotta conserva e valorizza un patrimonio storico-artistico e botanico unico sul Lago di Como e lo offre come realtà da vivere per tutto il territorio. Costruita alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano, la Villa racconta oltre trecento anni di grande collezionismo e ogni anno apre le porte di un affascinante giardino.
La denominazione della rassegna si deve a un noto romanzo di Ernest Hemingway. E non è casuale in quanto i concerti del festival lariano vengono anche abbinati ad autori della letteratura. Alle arti umanistiche si uniscono yoga con Camilla Pusateri, mindfulness con Maria Elena Levoni, public speaking con Claudio Achilli, alimentazione e naturopatia con Marta Dal Lago di “Luna Mediterranea”. Perché se la consapevolezza corporea e mentale è fondamentale per l’artista che affronta la performance, la condivisione delle tecniche e delle pratiche per raggiungerla è un momento centrale della formazione e di tutto il percorso artistico. Ospiti del party di chiusura Stefano Mancuso, Alessandro Baricco e Alioscia Bisceglia.
Chiosa il nostro coordinatore Giancarlo Passarella .. In età scolare abitavo a Sondrio ed ogni tanto andavamo a Villa Carlotta in gita, ma ero troppo piccolo per apprezzarne l’unicità di quel parco a Tremezzo. Analizzando il programma di Fiesta! ora mi emoziono ed ho le stesse sensazioni avute in alcuni convegni medico/musicali che abbiamo fatto sulla sincronicità, come quello all’isola di Capraia, dove il trait d’union è stata musica ed altre discipline, come la fitoterapia. Ma quello concepito da Gloria Campaner è qualcosa di ancora più circadiano..
Fiesta! infatti esprime una visione ampia e trasversale dell’arte riconducibile, in molteplici forme, alla relazione tra uomo e natura. L’aspetto dinamico di questa relazione si riflette nella vivacità dell’evento, pensato come sistema “organico” di discipline ed eventi satellite, tutti volti a creare nuove connessioni, stimolare riflessioni e promuovere la consapevolezza delle persone, a livello individuale e collettivo, oltre che artistico.