Gli undici brani di questa interessante produzione valorizzano una bella e brava artista, da anni residente in Italia. Assieme ad Antonio Pizzolla (suo compagno di vita e di lavoro) ha sentito l’esigenza di guardare alla sua terra natia per raccontarla fuori da ogni aspetto scontato, ma andando a fondo nella sua più vera intimità! Ecco perché è forte il parallelismo tra l’isola ed il femmineo che albeggia dentro ognuno di noi, come si legge in questa parte del loro comunicato stampa .. Cuba come una donna e come una mimosa, sinonimo di dolcezza, sensibilità, delicatezza, forza, resilienza, femminilità, tenacia e, perché no, anche di amore segreto ..
Vi sono momenti in Cuba eres mimosa in cui la voce di Mariblanca Armenteros (nata nella capitale L’Avana) sono un viatico verso il puro teatro (come nella conclusiva El alardoso, ma anche in Unicornio), mentre in altri il languore prende il sopravvento ed il pathos della sua voce ci porta ad un tramonto lontano, dove a tratti non si vede più quella nave che si è visto partire: Dos Gardenias è uno di questi brani, ma con La tarde i brividi ci invadono ogni angolo di pelle! La storia narra che diciotto mesi fa, Antonio Pizzolla aveva deciso (come direttore artistico e produttore) di concretizzare un’idea ambiziosa: raccontare la cultura e il patrimonio musicale di Cuba attraverso un progetto di ampio respiro, che poggiasse su una base solida: le composizioni degli autori cubani che sono passati alla storia. Molti di loro sono conosciuti anche in Italia, ma tanti altri andrebbe scoperti e forse con questo disco ne avrete l’occasione: squisita è la fattura degli arrangiamenti di Ermanno Dodaro, ma indubbiamente sono i colori che assume la voce di Mariblanca Armenteros ad emozionarci. Non ci sono elementi di paragone, perché ha assunto tonalità jazzate e mediterranee nei vari concerti tenuti in Italia: ma non ha tradito l’humus cubano.
Track list di Cuba eres mimosa (come prima voce trovate l’autore/interprete e poi il titolo del brano): Germàn Pedro Ibàñez – Eres Mimosa, Silvio Rodriguez – Unicornio, Frank Domìnguez – Tù me acostubraste, Juan Formell – I tal vez, Francisco Repilado (Company Segundo) – Chan Chan, Sindo Garay – La Tarde, Ernesto Duarte Brito – Como fue, Radeunda Lima – A si quiero vivir, Isolina Carrillo – Dos Gardenias, Virgilio Marti – Cuba Linda, Enrique Jorrin – El alardoso.
